Guidi (Ancma): «Per le moto incentivi scarsi»

da Milano

Il recupero degli incentivi da parte del governo ripropone «una situazione di ingiustificata disparità a favore di chi acquista un’auto rispetto a chi compra un veicolo a due ruote». È quanto afferma Guidalberto Guidi, presidente di Confindustria Ancma (l’Associazione che raggruppa tutte le industrie produttrici di motocicli e ciclomotori), in relazione alla nuova normativa sulla rottamazione inserita nel Decreto milleproroghe. «Gli incentivi previsti per gli utenti dell’auto - dice Guidi - sono allettanti, ne è prova il fatto che nel 2007 hanno funzionato, mentre quelli previsti per i veicoli a due ruote, invece, non lo sono. Lo scorso anno, infatti, non hanno sortito risultati apprezzabili». «L’esenzione quinquennale dal pagamento del bollo non rappresenta una proposta interessante - continua il presidente di Confindustria Ancma -: prendiamo, per esempio, i veicoli di 125 e 150 cc, tra i più diffusi, che pagano annualmente 20 e 30 euro di tassa: in 5 anni il risparmio va da 100 a 150 euro, una somma che quasi sempre viene contrattata direttamente con il venditore, senza bisogno di aprire una pratica di rottamazione. Per questo motivo proponiamo di incentivare quanto meno la fascia più economica del mercato delle 2 ruote, dedicata prevalentemente alla mobilità urbana, cioè i veicoli da 100 a 400 cc».

«Senza arrivare ai 700 euro di incentivi previsti per le automobili - conclude Guidi - riteniamo che un incentivo dell’ordine di 300 euro consentirebbe di togliere dalla circolazione un gran numero di motoveicoli e ciclomotori obsoleti, inquinanti e meno sicuri, sostituendoli con veicoli di ultima generazione, cioè in linea con l’Euro 3».

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