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Guido Rossi «bacchetta» Unipol

Guido Rossi «bacchetta» Unipol

da Milano

Nuove grane per Unipol, la società assicurativa bolognese controllata dalle cooperative rosse che contende Banca nazionale del Lavoro agli spagnoli di Bbva. Secondo l’avvocato Guido Rossi l’attuale statuto di Unipol sarebbe incompatibile con l’acquisizione della banca romana». L’ex presidente della Consob, su richiesta di alcuni piccoli azionisti, ha scritto un parere pro veritate, secondo il quale l’attuale statuto, che stabilisce un oggetto sociale prevalentemente assicurativo, dovrebbe essere modificato prima dell’acquisizione di Bnl, altrimenti l’operazione sarebbe a rischio di nullità». Secondo Guido Rossi, dunque, i vertici di Unipol sono a un bivio: o cambiano lo statuto o niente Bnl. La modifica dello statuto farebbe scattare automaticamente il diritto di recesso a favore degli azionisti di minoranza. In questo modo l’operazione potrebbe diventare più onerosa rispetto ai 4,96 miliardi di euro stimati come esborso massimo da Unipol. L’importo sarà garantito da un maxi aumento di capitale da 2,6 miliardi. Il 29 agosto si svolgerà l’assemblea straordinaria della compagnia che dovrà dare al cda la delega per ricapitalizzare.
Da via Stalingrado, la sede bolognese della compagnia, si ostenta una gran sicurezza da diversi giorni: «L’Opa su Bnl è legittima, ci sono tre pareri legali rassicuranti». Il 16 agosto verrà depositato alla Consob il prospetto sull’Opa obbligatoria a 2,7 euro per il 59,31% di Bnl.

Il 18 il Garante per la concorrenza deciderà se il nuovo soggetto assicurativo altera la concorrenza sul mercato.

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