Stop al piano, si riparte dalle osservazioni. Masseroli, lei che è il padre del Pgt cosa pensa della scelta Pisapia?
«È in assoluto la strada peggiore, la meno trasparente perché genera confusione. Sarebbe stato più onesto buttare via tutto e rifare il piano daccapo».
Cosa farà il centrodestra ora?
«Faremo opposizione. Se avessero depositato il piano con la variante ci saremmo seduti attorno a un tavolo. Ma hanno scelto il muro contro muro».
Eppure il Pd era per la linea morbida.
«Evidentemente in questa amministrazione sta prevalendo lestrema sinistra che tuttavia sposa una linea borghese. Perde invece la sinistra realmente popolare. Cè una spaccatura fortissima, un caos che pagherà la città».
In che senso estrema sinistra borghese?
«È élitaria. Non capisce che bloccando il piano, blocca anche lhousing sociale, le infrastrutture, i parchi e ciò che serve alla gente. Fa solo gli interessi di chi ha già una casa. E il Comune non percepirà gli oneri di urbanizzazione».
Quindi Tabacci avrà meno soldi nel bilancio?
«E ci saranno meno servizi».
Insomma si blocca tutto?
«Sì, e si bloccano anche gli investimenti immobiliari».
Un bel danno per la ripresa della città.
«Eccome, Milano in questo momento avrebbe bisogno di tutto fuorché di una scelta come questa».
Però senza questa mossa la giunta non avrebbe potuto intervenire su Parco Sud e volumetrie.
«Come no? Sarebbero state sufficienti delle varianti. È assurdo distruggere ciò che ha fatto la giunta precedente, non si arriva da nessuna parte e si fanno scappare gli investitori».
Entro un anno sarà tutto pronto. È verosimile?
«Si apre una fase così lunga e confusa che è impossibile prevedere i tempi».
Il centrodestra presenterà ricorsi?
«Li presenteranno i piccoli proprietari di aree».
Se la giunta Moratti avesse pubblicato il Pgt non ci sarebbe stato questo stop.
«Cera un iter da rispettare. Sarebbe stato pubblicato tutto entro il 27 giugno. Il problema di questa giunta è che fa giurisprudenza e non politica».
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