Alleccentricità non cè mai fine. Può succedere così che nel calderone della musica popolare contemporanea trovino spazio (con discreto successo, sebbene di nicchia
) anche formazioni come quella dei tedeschi Haggard, paladini da oltre un decennio a questa parte di un ardito mix di metal spinto, folk, classica e musica medioevale-rinascimentale.
Unidea originale, non cè che dire. Originale tanto quanto le lingue utilizzate nelle loro canzoni (si spazia dal tedesco allitaliano passando attraverso linglese e il latino) e, soprattutto, il numero di musicisti impiegati. Già, perché gli Haggard, che si sono costituiti come quartetto death metal allinizio degli anni Novanta, hanno a poco a poco ampliato i propri orizzonti. Ormai più che una band, sarebbe più corretto definirla unorchestra. Unorchestra di 16 elementi. Accanto al lungocrinito Asis Nasseri, cantante-chitarrista regista riconosciuto del progetto, incontriamo infatti unintera sezione darchi e, ancora, un tastierista, suonatori di timpani, oboe e flauto e una coppia di (piacenti) soprano, rigorosamente nero-vestite.
«Le strutture delle canzoni andrebbero studiate perché molto più vicine al mondo classico che a quello metal», ha scritto più di un critico.
Haggard, Alcatraz, via Valtellina 25, ore 21, info 02-69016352, ingresso 22 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.