Hamsik molla Napoli, Pato prende il Milan

Messaggio chiaro dello slovacco a De Laurentiis: "Voglio i rossoneri, una svolta nella carriera". Ma Galliani non può partire dalle pretese dei napoletani: 40 milioni. ntanto Pato giura fedeltà al club e ad Allegri: "Resterò qui finché non si stancheranno di vedermi"

Hamsik molla Napoli, Pato prende il Milan

Marek Hamsik è uscito alla scoperto. Finalmente. «Voglio una svolta nella mia carriera, voglio il Milan»: ecco la sintesi di una lunga e articolata intervista rilasciata a un giornale di casa sua, Pravda, con cui il centrocampista slovacco del Napoli ha lanciato un macigno nello stagno del calcio-mercato. Dopo giorni di silenzio strategico e di incontri e trattative a fari spenti (la candidatura di Hamsik era virtualmente sparita da giornali e trasmissioni televisive), è stato il diretto interessato a rompere gli indugi e ad aprire una lunga e tormentata stagione di trattative. Lo ha fatto, secondo una tecnica collaudata, con una intervista (stesso criterio utilizzato per esempio da Eto’o per reclamare un aumento di stipendio e da Sneijder per perorare la causa di un trasferimento) in cui ha dosato espressioni e aggettivi, anche il riferimento al presidente De Laurentiis è pieno di giudizi dolcissimi, mettendo in chiaro la propria volontà. «Mi piacerebbe indossare la maglia del Milan, sarebbe una svolta nella mia carriera. So che Allegri e Galliani mi apprezzano e hanno detto che mi prenderebbero».
L’idillio tra Hamsik e il Milan non è di recentissima data. Risale infatti a molte settimane fa. Ai dirigenti del Milan infatti fu riferito il dettaglio significativo: e cioè che Hamsik, a qualche giorno dalla conclusione del campionato, ha reso noto a società ed allenatore, in un colloquio diretto con Mazzarri, l’intento di voler cambiare maglia e squadra. Il fuoco di sbarramento di Aurelio De Laurentiis, scandito da una sequenza di dichiarazioni, ha “bloccato“ sul nascere ogni negoziato ufficiale. «Nessuno del Milan mi ha mai chiesto Hamsik» riferì il presidente napoletano. «Ha ragione, mai chiesto Hamsik» confermò al volo Galliani. E Silvio Berlusconi, a Napoli per un comizio nei giorni delle amministrative, promise che «il Milan non avrebbe cercato Hamsik». É stato infatti Hamsik a cercare, pubblicamente, il trasferimento al Milan, senza tagliare i ponti con il Napoli e la città, nei confronti della quale ha confermato lusinghieri commenti pur raccontando l’episodio non proprio esaltante della rapina subita («mi hanno portato via orologio, portafogli e documenti e non è vero che il rolex mi è stato restituito»).
Protagonista decisivo di questo complicato negoziato è Mino Raiola, da qualche mese ufficialmente consulente di Hamsik. É rimasto dietro le quinte, ha preferito agire col fioretto invece che con lo spadone. Suoi gli astuti suggerimenti all’interessato, suoi anche i colloqui segreti intrecciati, l’ultimo di qualche giorno fa a Milano con Riccardo Bigon, ds napoletano. «Abbiamo parlato di De Jong» la spiegazione fornita per depistare i cronisti. A questo punto, tocca al Napoli la prossima mossa. Sono tutti in attesa dell’intervento del presidente De Laurentiis, definito dal suo calciatore «persona spiritosa e generosa». Il presidente di recente ha smerigliato il valore del suo slovacco. «Vale molto più di Pato» la frase. Tradotto: chiediamo 40 milioni, una cifra incompatibile per qualsiasi club italiano, Milan compreso. Sarà una trattativa lunga e faticosa. Hamsik non ha rotto i ponti col Napoli, ha solo scavato un fossato difficile da colmare: le feroci reazioni sul web dei tifosi lo confermano. «Gli ultimi 4 anni di Napoli mi hanno dato molto, sono giovane ma non ho ancora vinto nulla e non voglio lasciare l’Italia, dove mi trovo bene» le altre indicazioni fornite nell’intervista. Come dire: sono pronto a trasferirmi al Milan, voglio solo il Milan, col Napoli ha esaurito il mio ciclo professionale.
Il Milan è rimasto sempre alla finestra. Galliani è stato rapito dalla notizia deprimente dei risultati forniti dalle società demoscopiche per i diritti tv (Inter, Juve e Milan perderebbero 10 milioni di euro, ndr). É Hamsik la mezz’ala dall’occhio ceruleo, il famoso mister X: è sempre stato lui l’obiettivo numero uno del Milan, di Allegri e di Galliani che hanno parlato la stessa lingua da un anno a questa parte, in materia di scelte tecniche e non solo (anche strategiche, Ronaldinho e Pirlo insegnano). Se il Napoli dovesse sedersi al tavolo, Galliani sarebbe pronto a cogliere l’occasione ma a condizioni diverse da quelle reclamate da De Laurentiis.
A far felice il Milan non ha provveduto solo Hamsik ma anche Pato che con un’altra intervista, questa volta rilasciata a Don Balon, prestigioso settimanale sportivo spagnolo, ha parlato del suo rapporto con il club rossonero.

«Mi piace vincere, lo scudetto è stato solo l’inizio, voglio entrare nella storia della società» le espressioni più apprezzate, seguite da giudizi al miele per Allegri («è un vincente nato») e da un proposito («resterò rossonero finchè non si stancheranno di me»).

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