«Le hanno incuriosite il tombolo e la prima Vespa»

RomaMinistro Brambilla, dopo Carfagna e Gelmini è toccato a lei fare da Cicerone alle first lady. Complicato?
«Tutt’altro. Nel discorso introduttivo ho persino detto che fare il ministro del Turismo è duro ma non difficile».
E loro?
«Hanno riso e concordato che l’Italia è il Paese più bello del mondo».
Nessuna formalità?
«No, le ho trovate tutte socievoli ed entusiaste della visita alle esposizioni organizzate a Coppito».
La prima: «Magic Italy». Ossia?
«Venti grandi schermi al plasma che proiettavano filmati con le immagini delle nostre Regioni».
Quale ha colpito di più?
«Forse l’Abruzzo, regione meno conosciuta ai più, alla quale abbiamo dedicato un’area apposita con le cosiddette “sette vie”».
Che sarebbero?
«La via del sacro e del mistero con le immagini di chiese e basiliche; la via dei borghi antichi; la via dell’acqua e del sole; quella degli animali selvaggi; quella della natura selvaggia; e per finire la via dei sapori e la via del cuore».
E...?
«Tutte conquistate da una regione che non conoscevano e hanno molto apprezzato l’idea di spostare qui il G8».
La seconda mostra, invece?
«L’arte di saper fare italiano: esposizione tra passato e presente che parla del made in Italy. Anche in questo caso ho visto le nostre ospiti sbalordite e attente alle nostre bellezze».
La più incantata?
«Forse Sarah Brown, moglie del premier britannico, rimasta a bocca aperta davanti ai gioielli abruzzesi».
Poi?
«La signora Barroso, rapita dal tombolo, antico strumento utilizzato per la lavorazione dei tessuti».
Chi l’ha stupita di più?
«Forse Filippa Holmberg Reinfeldt, moglie del premier svedese, impazzita per il primo modello di Vespa: mi ha chiesto se era possibile farci un giro».
La più attenta?
«La moglie del presidente sudafricano Zuma: non s’è persa una battuta e si è entusiasmata per tutti i lavori esposti di Leonardo da Vinci ma non solo».
Cos’altro?
«Tutte affascinate dal violino di Carlo IX, dall’abito in velluto rosso di Eleonora di Toledo e dalla partitura autografa della Tosca di Giacomo Puccini».
Conoscevano già l’Italia?
«Sì e la cosa mi ha fatto piacere. Sarah Brown mi ha pure raccontato di essere stata molte volte nel nostro Paese. Le prime appena dopo l’università, per delle vacanze-studio in Toscana».
Tutte stupite dall’Italia. E lei da loro?
«Pure. Anche quando hanno subito riconosciuto e decisamente apprezzato la musica di sottofondo alla mostra: Un amore così grande di Andrea Bocelli».
Insomma, soddisfatta?
«Moltissimo. Riempie il cuore vedere delle persone così innamorate del nostro paese tanto che mi hanno promesso che torneranno presto. Compresa la first lady del Sudafrica, che non abita proprio dietro l’angolo».
Michelle Obama?
«Vista di sfuggita perché è dovuta tornare presto a Roma.

È una persona solare, diretta, estremamente carismatica».
Bilancio?
«Ottimo. Fa piacere aver risollevato anche l’immagine del nostro Paese, recentemente offuscata dallo scandalo dei rifiuti di Napoli. Un altro successo del governo Berlusconi».

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