Sabrina Cottone
I risultati delle politiche sono confortanti per le ambizioni del candidato sindaco della Casa delle libertà. A Milano è finita 52 a 47, cinque punti di distacco tra le due coalizioni che sono una ricarica per Letizia Moratti. Lobiettivo è semplicemente fare il bis: «Si tratta di riaffermare con forza il 28 maggio i valori della Cdl che hanno vinto a Milano e in Lombardia». Valori che il ministro elenca uno dopo laltro contrapponendoli a quelli degli avversari: «Rispetto al primato di uno Stato centralista, dirigista e burocratico, hanno vinto i valori della persona, della famiglia». E ancora «la solidarietà, intesa non come assistenzialismo ma come partecipazione da parte dei cittadini a progetti di solidarietà, la sussidiarietà, intesa come un modo per liberare le energie e le risorse dei privati rispetto a un governo dirigista». Infine, secondo la Moratti «hanno vinto i valori della modernizzazione, in una città e in una Regione che guardano allEuropa e alla competitività del Paese».
È da tenere in conto, naturalmente, che laffluenza per le politiche è stata molto alta e che lexploit rischia di non ripetersi per le amministrative, che si terranno il 28 maggio, con un eventuale ballottaggio due settimane dopo, quasi a metà giugno. Ma la Moratti non sembra preoccupata delleventualità: «Credo che i valori che abbiamo affermato nelle votazioni siano valori talmente forti che non credo che una domenica di maggio possa far svanire la volontà di riaffermare questi valori al governo della città».
La vittoria della Cdl è una vittoria della politica, che inevitabilmente porta con sé qualche nuovo dubbio sulla lista civica di Letizia Moratti, ritenuta da molti superflua o addirittura dannosa. LUdc, forte di un consenso elettorale molto potenziato, pone a alta voce la questione, chiede un incontro e una verifica, ma i dubbi serpeggiano anche negli altri partiti della coalizione, a partire da Forza Italia. La Moratti difende laccordo siglato personalmente con Silvio Berlusconi e agli altri laeder della Cdl prima ancora di decidere la candidatura a sindaco: «La lista civica è stata concordata con Berlusconi, Casini, Bossi e Fini, quindi non ci sono verifiche da fare in questo senso».
Così, lappuntamento per la presentazione della lista civica e dei candidati è già fissato per il 18 aprile, il martedì immediatamente successivo alle feste di Pasqua. Luigi Casero, il commissario cittadino di Forza Italia, conferma il via libera: «Siamo già daccordo, ma sarà una lista solo per il Comune e non per le zone». Il commissario vicario, Tiziana Maiolo, chiede «il vicesindaco e deleghe pesanti per Forza Italia». Moratti spiega ancora che nel suo progetto non cè alcuna contrapposizione con i partiti. Al contrario «gli incontri con i partiti saranno costanti, come lo sono sempre stati, per raccordarsi sulle politiche della città». E la sua lista punta solo a ampliare un consenso politico già ampio: «Ho costruito una lista civica che rappresenta gli artigiani, gli imprenditori, il mondo del lavoro, il volontariato, e quindi contribuisce a allargare la base già solida che i partiti della Cdl possono assicurare a Milano».
Il modello Milano, aggiunge Moratti, non è isolato, perché i valori della Cdl si sono affermati anche nel resto del Paese, che pure «è diviso in due». E non è ancora chiaro di chi sia la maggioranza: «Credo che la richiesta di riconteggio sia assolutamente legittima. Avrei fatto lo stesso anche io».
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