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Privacy on line, maggiore tutele per aziende e PMI

Sono state riscosse sanzioni per circa 9 milioni e 500 mila euro in ambito di violazione dei dati. Triplicate le ispezioni rispetto all’anno precedente

Privacy on line, maggiore tutele per aziende e PMI

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Data breach, serve più privacy per aziende e PMI

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I data breach, o processo di violazione dei dati, consistono nel mancato rispetto delle norme di sicurezza che causa la perdita, l’eliminazione o un cambiamento radicale attraverso l'inosservanza della privacy. A questo proposito il Garante ha iniziato un percorso mirato alla protezione dei dati personali. I numeri fanno sicuramente riflettere, infatti nel 2022 sono stati 1.351 i data breach notificati da parte di soggetti privati e pubblici nei confronti dell'Autorità deputata al controllo e alla garanzia della privacy.

I numeri

In termini numerici, il 31,2% dei casi riguarda il settore pubblico, nello specifico strutture sanitarie, istituti scolastici e comuni. Nel settore privato, invece, le violazioni includono il 68,8% dei casi, le imprese coinvolte sono di diverse dimensioni e i settori in questione sono quello energetico, il comparto bancario, l’ambito delle telecomunicazioni e il ramo dei servizi. I provvedimenti collegiali adottati ammontano a 442 e l’Autorità ha operato su 9.218 reclami e segnalazioni inerenti anche a reti telematiche e al mondo del marketing. Mentre i provvedimenti correttivi e sanzionatori sono stati 317.

I pareri

Sono stati pubblicati 81 pareri riguardanti la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, la sanità, il fisco, la giustizia, le funzioni di interesse pubblico e l’istruzione. I documenti riguardano gli atti amministrativi e quelli normativi e sono stati redatti dal Collegio. Di questi circa dodici trattano il tema della digitalizzazione della Pa, l'ambito della giustizia, quello della sanità e la sezione dedicata al lavoro mentre sono cinque le comunicazioni dei reati all’autorità giudiziaria che si occupano delle violazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori e falsità nelle dichiarazioni e notificazioni nei confronti del Garante.

Le sanzioni

Sono stati riscossi 9 milioni e 500 mila euro tramite le sanzioni e sono 140 i controlli effettuati i quali sono stati triplicati rispetto all’anno prima dove ancora vi erano gli effetti dell’emergenza da Covid-19. Il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza ha focalizzato i propri controlli su settori come quello legato al cloud pubblico, al telemarketing, ai siti web, ai cookie e alla videosorveglianza sul posto di lavoro. Al Garante sono stati inoltrati più di 16.

400 quesiti dedicati ai controlli sul rispetto del Regolamento Ue e all’attività dei Responsabili del trattamento.

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