Hemingway Macché macho, era un tenerone

Un abbozzo sconosciuto dell’epilogo di Per chi suona la campana, una copia originale della sceneggiatura del film Il vecchio e il mare basato sul suo libro omonimo, messaggi cifrati che confermano l’ipotesi della presenza di sottomarini tedeschi che si rifornivano di petrolio nella costa Nord di Cuba durante la seconda guerra mondiale, centinaia di mappe e fotografie. Sono alcuni fra i documenti più preziosi dello scrittore Ernest Hemingway (1899-1961) consegnati alla Biblioteca Kennedy di Boston, dove già si trovano gli altri manoscritti dell’autore, donati dalla quarta moglie del romanziere, Mary Welsh, che intrattenne buoni rapporti con la famiglia Kennedy. Il progetto di restauro e di digitalizzazione dei documenti è stato curato dal Consiglio nazionale del patrimonio culturale di Cuba e dal Consiglio delle ricerche in scienze sociali degli Stati Uniti. Intanto, migliaia di lettere inedite dello scrittore svelano nuovi dettagli sulla vita privata del premio Nobel.

In particolare, secondo una ricerca condotta da studiosi cubani, la corrispondenza finora mai pubblicata svelerebbe che l’autore di Addio alle armi «non era affatto un rude e selvaggio come amava presentarsi». Lo afferma la studiosa Rosalba Diaz (che ha coordinato il progetto di digitalizzazione dei documenti inediti) in un’intervista al giornale cubano Juventud Rebelde.

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