Hi-tech e frigoriferi Ecco la «spesa» che piace ai milanesi

L’Osservatorio Findomestic: vendite di prodotti tecnologici aumentate del 10%. A Milano il 42% dei consumi regionali

Pamela Dell’Orto

Tv di ultima generazione, impianti stereo, lettori dvd, fotocamere digitali, pc portatili e chi più ne ha più ne metta. I prodotti tecnologici in genere non sembrano conoscere crisi. Specie nell’ultimo anno, e soprattutto in Lombardia. La regione più ricca e spendacciona d’Italia insieme all’Emilia Romagna. E la regione in cui si concentra il maggior numero di consumatori «consapevoli»: sicuri di sé e benestanti, sanno ciò che vogliono e non si lasciano influenzare dalla pubblicità. Senza contare che le famiglie lombarde investono sempre di più per acquistare i prodotti hi-tech, anche perché possono pagare «in comode rate» e chiedere prestiti alle banche.
Considerazioni che emergono dall’annuale ricerca dell’Osservatorio Findomestic Banca. Il dato è chiaro: nella nostra regione dal 2004 al 2005 le vendite di prodotti digitali e tecnologici sono lievitate del 10 per cento. Tanto per fare qualche esempio, le vendite di televisori al plasma sono aumentate del 61 per cento, quelle di fotocamere digitali del 33. Ma a pesare di più sui portafogli di chi vive in Lombardia lo scorso anno è stato l’Mp3 portatile (più 153 per cento). D’altra parte iPod e affini sono davvero gli accessori hi-tech del momento. Ma, naturalmente, nella lista dei prodotti più desiderati, non poteva mancare il cellulare: ne sono stati venduti il 21 per cento in più.
Volendo stilare una classifica dei prodotti per cui i lombardi spendono di più, al secondo posto vengono i mobili (più 3 per cento), i piccoli elettrodomestici (dal phon alla macchinetta per il caffè) e gli elettrodomestici per la cucina - dal frigo al forno - (più 2 per cento). In calo, invece, il mercato delle auto nuove, anche se la famiglia lombarda, nel 2005, ha speso di più della famiglia media italiana. Stesso discorso per le due ruote. In calo, ovviamente, anche il mercato immobiliare, perché in questo campo i mutui sono talmente alti che la gente ci pensa due volte prima di acquistare casa.
A trainare il mercato lombardo non potevano essere che i milanesi, che sempre nel 2005 si sono aggiudicati il 42,3 per cento dei consumi complessivi - nel campo dei prodotti per la casa - della regione. E che pare non possano fare a meno dell’auto, della televisione (meglio se al plasma o a cristalli liquidi), del computer e del cellulare. D’altra parte anche il reddito medio dei milanesi è aumentato: dai 22mila euro annui del 2004 ai 23mila dello scorso anno (più bassi in Lombardia, dove nel 2004 si aggiravano sui 19mila euro, e nel 2004 sui 20mila).
Nonostante il quadro positivo, i lombardi sono pessimisti. È sempre l’Osservatorio Findomestic a evidenziare il dato: il morale è basso, anzi bassissimo e non solo in Lombardia, in tutta la Penisola, addirittura in tutta l’Europa. Solo il 33 per cento degli intervistati ha infatti una visione ottimistica del futuro. E solo il 4,7 per cento degli intervistati sono soddisfatti. Regnano sovrani il pessimismo, i sentimenti di inquietudine.

Fra i motivi, secondo l’indagine Findomestic, i rincari continui della benzina e dei mutui.

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