da New York
Lex first lady Hillary Clinton, candidata alla nomination democratica in vista delle prossime presidenziali, si deve difendere di nuovo dallaccusa di raccontare bugie nei suoi comizi. Dopo la bufera su una sua vecchia visita in Bosnia, dove sarebbe finita sotto il tiro dei cecchini (ma non era vero niente), è stata costretta ad correggersi per la seconda volta in poche settimane. Questa volta la bugia riguarda un presunto caso di malasanità.
La Clinton, per sottolineare lurgenza di una riforma della sanità, ha rievocato il dramma di una donna incinta che, non coperta da assicurazione medica, è morta col suo bimbo perché un ospedale dellOhio le avrebbe negato il ricovero.
La donna, scrive il New York Times, si chiamava Trina Bachtel ed è effettivamente morta due settimane dopo il parto durgenza allOBleness Memorial Hospital di Athens, in Ohio. I medici dellospedale non sarebbero riusciti a salvare il bambino a causa di complicazioni. Ma tutto è avvenuto sotto il controllo del personale medico dellospedale e la donna aveva, in effetti, copertura medica. Lospedale, un ente non profit, ha «implorato» Hillary Clinton di smetterla di raccontare la storia non vera.
Lo staff dellex first lady ha sostenuto di avere ricevuto informazioni sbagliate sullepisodio. Rinviando la responsabilità a uno sceriffo dellOhio che aveva raccontato del dramma alla Clinton durante la campagna elettorale per le primarie. La veridicità dellepisodio non sarebbe stata controllata con lospedale ma, secondo il New York Times, lo staff di Hillary Clinton avrebbe comunque lavorato sul caso.
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