Ho un debito per la casa: ci saranno conseguenze? Come posso cambiare le condizioni?

Chi ha scelto il mutuo a tasso fisso, in linea generale non avrà conseguenze dirette dalla crisi, perché è costruito in maniera da non tenere conto, né in positivo né in negativo, delle variazioni al costo del denaro. Più gravosa la situazione di chi ha un mutuo a tasso variabile. L’Euribor a un mese, infatti - cioè il tasso a cui le banche prestano denaro, che a sua volta dipende dal tasso di riferimento fissato dalla Bce - è arrivato ad agosto al record del 5,05%. Se la rata diventa insostenibile per il bilancio familiare, le soluzioni possibili sono più di una. Anzitutto la rinegoziazione con la propria banca, chiedendo di allungare la durata, oppure di cambiare tipo di tasso o ancora una riduzione dello spread, cioè il ricarico che la banca aggiunge al tasso base quale proprio ricavo. Oppure, si può trasferire il mutuo a un’altra banca che garantisca condizioni più favorevoli, senza spese a carico.

Infine, si può scegliere la rinegoziazione proposta dall’accordo Abi-governo: la rata viene riportata all’ammontare medio del 2006 e la differenza si accumula su un prestito aggiuntivo che verrà rimborsato alla fine del mutuo.

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