«Ho salvato Eleonora ma non chiamatemi eroe»

C aro direttore, sono Claudio Ippolito, il vigile del fuoco citato nei vostri articoli.
Intanto vi volevo ringraziare per il risalto dato alla nostra categoria. Per come la penso io, a prescindere dalle cazzate (si può dire cazzate?) di Santoro (che io comunque ringrazio per tante magagne che ha affrontato in altre circostanze), noi eravamo presenti sul territorio in tempi brevissimi. Ordunque mi sorge la domanda, ma Santoro si è mai mosso con una colonna mobile per 600 km a 50 all’ora arrivando in una città che di solito in turno ha 20 vigili del fuoco e simultaneamente ne arrivano mille? È chiaro che un minimo di disorganizzazione iniziale c’è sempre, però posso assicurarvi che rispetto ad altre calamità siamo andati decisamente meglio. Ora ci tengo a ribadire una cosa, Eleonora è stata prima trovata e poi recuperata grazie al lavoro di tutti i colleghi, e non solo, presenti sul posto. Non ci sono più bravi e meno bravi, eroi e non eroi: un soccorso fatto bene è come un puzzle, se manca un pezzo non lo finisci. Io l’ho trovata fisicamente, ma le operazioni sono state del gruppo, che non è solo il gruppo Usar (Urban search and rescue) ma anche il gruppo di quegli splendidi colleghi del comando di Cuneo che si sono letteralmente spaccati il c..o tutto il giorno con noi. Ora, polemiche a parte di qualcuno che probabilmente a parti politiche avverse le avrebbe fatte in maniera più mitigata (e ve lo dice uno ex Pci, ex Cgil e comunque che ha sempre votato di là a parte una volta), l’importante è che Eleonora stia bene, che si sappia che io non sono il salvatore della patria ma sono come tutti gli altri colleghi. E l’importante è che ora si lavori tutti uniti, destra e sinistra, per far sì che quelle splendide persone che sono gli aquilani, fieri, orgogliosi e con una dignità che ho visto poche volte in vita mia, possano al più presto avere un tetto possibilmente non in pvc sulla testa.

Grazie ancora, e chissà che mettiamo da parte le ciance e ci diamo da fare tutti assieme, vigilando sulla gestione dei futuri appalti per la ricostruzione. Dice il Talmud: chi salva una vita salva il mondo intero.
P.S. Grazie per la trentina ma gli anni purtroppo sono 40, appena fatti...

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