Milano««Ero sicuro delle mie ragioni e dunque non avevo dubbi su questo risultato». Il verdetto del Consiglio di Stato sulla sospensione del riconteggio è appena arrivato e il governatore del Piemonte Roberto Cota è raggiante ma è stanchissimo, provato da una lunghissima giornata con il fiato sospeso: «Adesso lasciamoci alle spalle questa brutta pagina, rimbocchiamoci ancora di più le maniche per rilanciare il Piemonte», dice alle agenzie di stampa.
Pochi minuti dopo il suo cellulare è spento. Lufficio stampa fa sapere che «con i quotidiani non si parla, almeno per oggi». Lobiettivo è evitare trionfalismi. Il presidente leghista non aveva mai fatto proclami di vittoria come il suo avversario Mercedes Bresso, autrice dei ricorsi sonoramente bocciati dal Consiglio di Stato, e Cota ha mantenuto lo stesso profilo anche nel giorno del trionfo, per qualcuno inaspettato, lasciando che fossero i suoi colleghi di partito e di maggioranza ad esultare per il risultato.
Alle 20.30, sul sito robertocota.it e su youtube viene pubblicato un video di 82 secondi. È lunica dichiarazione che Cota, giacca nera e camicia bianca, senza cravatta ma con la tradizionale pochette verde padana, decide di rilasciare: «Ero sicuro delle mie ragioni e quindi ero sicuro di questo risultato - dice il governatore davanti alla telecamera, senza tradire alcuna emozione - le elezioni si sono svolte regolarmente a marzo, i piemontesi hanno votato e hanno scelto me come presidente e questa maggioranza per governare il Piemonte per i prossimi anni». Lex zarina piemontese Bresso, sconfitta due volte nelle urne e in tribunale, non viene mai nemmeno nominata: «Adesso vorrei lasciare alle spalle questa brutta pagina e rimboccarmi ancora di più le maniche per rilanciare il Piemonte».
La seconda parte del video è tutta incentrata sulla futura attività della sua amministrazione: «Noi abbiamo già fatto molto in questi primi sei mesi, abbiamo realizzato diverse riforme e ne abbiamo impostate chiaramente altre. Ecco, il Piemonte ha bisogno di questo.
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