«Ho voluto fare le scarpe ai viaggiatori chic»

Lucia Serlenga

Calzature pensate per autentici globetrotter, colti al punto da non voler mai sacrificare l'eleganza per il comfort. A questo pubblico così esigente è dedicata la prima capsule collection Essentiel 'M, realizzata da Ruco Line in collaborazione con Jean-Marie Massaud, designer francese autore di progetti di vita e di consumo alternativi. La linea che viene lanciata oggi con un evento speciale inserito della calendario della fashion week milanese, presenta secondo le intenzioni del designer «l'unico paio di scarpe da inserire nel bagaglio a mano che può accompagnarci ovunque». Due i modelli, unisex e complementari: la tomaia di Essentiel M-01/Easy Chic montata sulla suola a cassetta Ruco Line e declinata in tre differenti materiali: pelle primo fiore, suede e tessuto camouflage nero, in versione glitter per la donna. La tomaia di Essentiel M-02/ Cool Move, realizzata in tessuto tecnico color block montata sulla suola R-Evolve. Per entrambi una calza interna in lycra o maglia estensibile contribuisce a rendere la calzata ancora più confortevole. Si parte dai 300 euro al paio e per l'azienda perugina guidata da Marco Santucci, è una nuova sfida. Ecco cosa ha dichiarato a questo proposito l'amministratore delegato di Ruco Line celebre per le sue lussuose sneaker che piacciono ai quattro angoli del pianeta.

Ruco Line è alla vigilia di un nuovo corso...

«Sono il pilota che sta guidando l'azienda verso nuovi obiettivi: consolidare i mercati, dare un'ulteriore accelerata sulla progettualità con l'arrivo, dal prossimo 8 marzo, di un direttore creativo che darà una svolta a partire dalla collezione per la primavera-estate 2019».

Un passo importante...

«I tempi lo richiedono. Dal punto di vista della produzione consolidiamo il co-branding con Jean-Marie Massaud per dialogare con un certo tipo di negozi. Sotto il profilo della distribuzione, abbiamo oltre cento negozi tra Asia, Cina e Giappone. Il mercato più promettente si conferma la Cina».

Lei ha già inventato la sneaker con il tacco. Ora cosa le piacerebbe brevettare?

«Per il momento abbiamo già molte frecce al nostro arco. Penso soprattutto alle grandi sfide del futuro».

Quali sono?

«Un progetto a cinque anni con l'ingresso di un fondo che dovrebbe diventare effettivo dal prossimo giugno. E da qui non solo consolidare i nostri 30 milioni di fatturato, ma andare decisamente oltre».

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