Una stagione in sessanta minuti. Se basteranno. Se non sarà necessario attraversare l'inferno del supplementare e magari pure quello dei tiri di rigore. Appuntamento oggi all'Agorà di via dei Ciclamini (ore 18.30, diretta su Radio Padania e Radio MilanInter) per gara 5 della semifinale playoff fra Vipers e Alleghe, serie sul 2-2 dopo che giovedì sera, in Veneto, il Milano è caduto 3-0 in gara 4: chi vince approda alla finale contro il Cortina, che ha eliminato il Renon in quattro partite e ora può riposare, chi perde appende i pattini ad asciugare. Ma, nel caso del Milano, l'eliminazione significherebbe anche l'interruzione della serie di scudetti vinti consecutivamente, inaugurata nel 2002: cinque, uno in fila all'altro, come finora riuscito solo a un'altra squadra nell'hockey italiano, proprio il Cortina, fra il 1964 e il 1968. In quel caso la dinastia venne spezzata dal Gardena, in cui giocava uno sbarbato Adolf Insam. Oggi allenatore, sulla panca dei Vipers dal 2000.
«Ricordo che festeggiammo lo scudetto vincendo proprio a Milano, contro i Diavoli, sul ghiaccio del Piranesi», racconta il tecnico rossoblu, trovando l'unico sorriso in un pomeriggio di umore grigio, speso ad analizzare il ko di giovedì. «Cosa è successo ad Alleghe? Abbiamo giocato male, troppi di noi non andavano, soprattutto in attacco. L'arbitraggio è stato troppo fiscale ma è mancata la convinzione, non eravamo brillanti fisicamente e abbiamo sbagliato occasioni e passaggi». Un ceffone in pieno volto dopo l'entusiasmo per la vittoria casalinga in gara 3, il (sofferto) 5-3 di martedì scorso all'Agorà, con gol decisivo di Chitarroni in inferiorità numerica a 64 secondi dal supplementare. E stasera sarà ancora fuori l'attaccante canadese Lysak, infortunatosi proprio in gara 3.
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