Hopa vende a Enerchem la sua quota nella Snia

Michele Boschi

da Milano

Hopa accelera nel piano di ristrutturazione. Come preannunciato dall’ultimo consiglio, la finanziaria bresciana intende ripulire il proprio portafoglio per riequilibrare il debito di oltre un miliardo. In attesa di sciogliere i legami con Vemer Siber, Sorin e soprattutto con Olimpia (holding di controllo di Telecom di cui ha il 16%) è stato raggiunto un accordo per vendere la quota in Snia alla Enerchem di Giorgio Mazzanti, ex numero uno dell’Eni. La società nata lo scorso anno da un gruppo di soci, tra cui l’azienda chimica bergamasca Equipe Holdings, ha firmato un’opzione di acquisto a 30 giorni del 23% circa del capitale in azioni e obbligazioni convertibili in mano alla finanziaria di Gnutti. Il pezzo fissato è di 0,12 euro per azione, con un premio del 15% rispetto alla media del titolo negli ultimi mesi. Se l’operazione andrà in porto la Enerchem diventerà il primo azionista in Snia, seguita da Interbanca con il 9%, Mps 6% e Hopa 6%. Alla guida del gruppo chimico arriverebbe come presidente proprio Mazzanti, affiancato da Achille Erba (ex numero uno di Polimeri Europa) come amministratore, con l’obiettivo di risollevare la società puntando sulle sinergie industriali con Equipe. Snia, nome storico dell’industria tessile e chimica italiana, attraversa da anni una fase difficile, di profondo risanamento.

Per ripianare la posizione finanziaria la società ha effettuato nei mesi scorsi un aumento di capitale, il lancio di un prestito obbligazionario convertibile, e la vendita degli asset immobiliari del valore complessivo di 70 milioni di euro.

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