Milano«I soldi a Prosperini non erano una tangente». Si è difeso così in due ore di interrogatorio davanti al gip nel carcere di San Vittore il proprietario di Odeon Tv, Raimondo Lagostena Bassi. Lavvocato difensore di Lagostena, Jacopo Pensa, ha riferito i contenuti del colloquio del suo assistito con il gip specificando: «Ha risposto a tutte le domande punto per punto, delineando uno scenario completamente diverso da quello ipotizzato dallaccusa. I 230mila euro sono passati di mano per ragioni commerciali. Recupereremo la documentazione che allegheremo a una memoria difensiva. La corruzione non esiste».
Lagostena al gip Andrea Ghinetti ha spiegato che il denaro dato a Prosperini, allora assessore regionale al Turismo, riguardava ragioni molto diverse da quelle ricostruite nellordinanza di arresto che ha colpito sia il politico sia limprenditore. Il patron dellemittente ha contestato anche laccusa di turbativa dasta. Allinterrogatorio non erano presenti i pm Alfredo Robledo e Paolo Storari. Subito dopo è iniziata laudizione di Pier Gianni Prosperini che, stando a quanto ha riferito il suo legale Ettore Traini «è andato bene. Ha risposto su ogni fatto contestato, fornendo spiegazioni al giudice. Noi riteniamo di essere stati esaurienti tanto che abbiamo avanzato istanza di revoca della misura cautelare».
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