I 330mila euro servono a guardare i pipistrelli

Lo stanziamento di quasi 300mila euro per difendere le «biodiversità» in Liguria è diviso in due parti. Metà dei soldi per i pipistrelli, metà per l’avifauna. L’assessore regionale Renata Briano spiega perché tutti quei soldi investiti per pipistrelli e altri animali. «Si tratta di fondi europei - fa presente, sostenuta dal presidente Claudio Burlando - Soldi che si potevano solo spendere a sostegno di simili iniziative per la tutela della biodiversità. Le polemiche sono strumentali». Riferimento chiaro ai servizi del Giornale e alle denunce del Pdl. Ma quando le si chiede come in effetti vengano spesi quei soldi, cosa si farà davvero per pipistrelli e amici volatili, l’assessore risponde che si tratta di «osservare la colonia, le loro abitudini, fare una ricerca, un report sulla situazione e che per questo i parchi che gestiranno i finanziamenti regionali si avvarranno di esperti in materia». Cioè la regione pagherà centinaia di miglia di euro per guardare pipistrelli e affini.
Anche l’assessore Enrico Vesco replica alle polemiche sui finanziamenti dei corsi di italiano per immigrati. «È un progetto del governo, con soldi arrivati dal ministero», sottolinea come per dire che se spreco c’è stato semmai la colpa è di Berlusconi.

Il problema evidenziato da Pdl e Giornale non era però tanto sui corsi di italiano finanziati dal governo, quanto sul fatto che la Regione premia gli stranieri che vi partecipano garantendo loro beby sitter, colf e altri benefit gratuiti. Questo il governo non lo chiedeva.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica