I bambini, il Signor Bonaventura e il ritorno alle fiabe del passato

I bambini, il Signor Bonaventura e il ritorno alle fiabe del passato

In questi giorni all’Auditorium del Teatro Carlo Felice è in programma la prima delle sei commedie scritte da Sergio Tofano dedicate al Signor Bonaventura. La prima andò in scena nel marzo del 1927 al Teatro Carignano di Torino, ma ad oggi non si può certo dire che abbia perso la sua freschezza né che abbia smesso di divertire. La messa in scena di Fabrizio Lo Presti, regista e interprete di Bonaventura, entusiasma i bambini delle scuole primarie di oggi i quali, evidentemente assuefatti da giochi al computer e dvd virtuali, trovano ancora quello spirito gioioso che appartiene alla loro età proprio attraverso la vicenda di quel personaggio «un po’ sfigato», col quale interagiscono aiutandolo a risolvere i problemi nei quali si caccia di continuo. Questo dimostra quanto bello ci sia ancora all'interno della teatralità vissuta con ironia, che attraverso una fiaba a buon fine rende il sapore della vita sempre roseo e giusto per i giusti.
Fabrizio Lo Presti da anni porta in giro con successo il suo Bonaventura, personaggio che ha popolato i suoi sogni di bambino, e che la conoscenza di Gilberto Tofano, figlio di Sergio, gli ha permesso di entrare in punta di piedi in quel fantastico universo. Nove attori cantanti e due musicisti per lo spettacolo al Carlo Felice che racconta la storia di una casa di moda in cui viene confezionato un abito di lusso molto ambito da contesse e baronesse. Bonaventura ha lo spirito di Arlecchino che serve la modista in maniera un po’ cialtrona e scanzonata, cacciandosi sempre in un sacco di guai che lo portano comunque a salvarsi dalle botte in extremis. Attori e musicisti entrano dal fondo della sala ed avanzano attraverso le poltrone cantando e ballando al suono del pianoforte sotto palco «Qui comincia la sventura del Signor Bonaventura».
I bambini colti di sorpresa gradiscono da subito i colori, il canto e la gestualità dei giovani protagonisti. Quando in scena entra Bonaventura l’eccitazione cresce e a fatica le maestre riescono a tenerli fermi. Bonaventura è bravo, la sua gestualità riporta al vecchio teatro, Lo Presti è fedele in tutto e per tutto alla mascherina del 1927.

Non da meno gli attori con lui in cui spiccano senz’altro le voci liriche di Francesca Sartorato, Eva Corbella, Biagio Pizzuti e Costanza Gallo, quattro giovani talenti dell’Ensamble Opera Studio. Il tutto termina con la distribuzione del mitico milione ai presenti, un milione «innocuo per tante illusioni» come dice il protagonista. Lo spettacolo ancora in scena oggi alle 17.

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