I bianconeri Ferrara col dubbio Diego: pronto Del Piero

L’ultima prova generale prima del campionato. Un classico d’estate. Da affrontare per la prima volta nelle vesti di allenatore: Ciro Ferrara, proprio insieme a Leonardo, è l’uomo nuovo delle panchine italiane. E ha preso terribilmente sul serio questa nuova avventura: perdere contro il Villarreal gli ha dato molto fastidio, per esempio, così come si è goduto fino in fondo i successi, tra gli altri, contro Real Madrid, Inter e proprio Milan nel Trofeo Tim di pochi giorni fa. Stasera farà sul serio, come sempre: «Io non sono mai tranquillo. Ho incontrato Leonardo in vacanza e poi prima della partita di venerdì. È un ragazzo in gamba e intelligente: la sua squadra ha avuto un momento di difficoltà, ma sono certo che si risolleverà».
Problemi altrui, in ogni caso. La Juve guarda il suo orticello e comunque si piace, anche se la partenza di Zanetti ha lasciato qualche strascico polemico e fatto storcere il naso a qualcuno: Felipe Melo è ancora lontano da una condizione accettabile e ha confermato di essere un affezionato ai cartellini, Sissoko rientrerà a ottobre e il centrocampo è ancora un cantiere. Anche perché Diego si è visto finora solo un’ora in tutta l’estate e per di più contro i certo non irresistibili coreani del Seongnam: stasera potrebbe fare passerella per un po’ sperando poi di essere pronto domenica contro il Chievo, alla prima di campionato. In compenso chi sta benissimo è Amauri, quasi sempre a segno e ormai prossimo al passaporto italiano. «Voglio una squadra che cerchi sempre la vittoria, nessuno si deve accontentare mai - la chiosa di Ferrara -. Le vittorie aiutano, contro chiunque arrivino: partecipare non basta.

Le tradizioni e le superstizioni non ci devono interessare: quando la Juve va in campo, lo fa per uscirne poi vittoriosa. L’entusiasmo? Fa bene anche quello, ma noi sappiamo di dovere ancora lavorare parecchio per arrivare dove vogliamo».

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