Una generazione provvisoria. Bambini e adolescenti che vivono il momento e non sanno immaginare il futuro, non certo per colpa loro. Queste le indicazioni che emergono dal decimo Rapporto Nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, messo a punto dall'Eurispes e Telefono Azzurro.
«Saranno gli uomini del domani eppure i bambini e gli adolescenti di oggi appartengono sempre più ad una generazione provvisoria -dice Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes - Da una parte sentono l'instabilità del presente velocizzato dall'avvento e dalla diffusione delle nuove tecnologie tanto da poter parlare di un presente già futuro. Ma dall'altra si trova spesso priva di punti di riferimento e di modelli che ne orientino la crescita e ne sviluppino le potenzialità. I contorni del futuro per i giovani sono resi ancora più incerti e sfocati dalla crisi dei valori del mondo adulto». Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurroinvece sottolinea come «in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione Onu sui Diritti del Fanciullo» si debba purtroppo constatare «che sono ancora troppe le violazioni dei diritti dei bambini e degli adolescenti».
Due le indagini svolte all'interno del mondo scolastico su 2.500 bambini e ragazzi in 33 scuole di ogni ordine e grado.Per i bambini è stata interpellata la fascia c'età che va dai 7 agli 11 anni. Per gli adolescenti quella dai 12 ai 19 anni.
I desideri dei bambini appaiono piuttosto "normali". Il 75,3 per cento di loro vuole semplicemente «andare bene a scuola».Il 75,2 vuole laurearsi e il 65,3 punta pure al matrimonio. Soltanto il 32,6 desidera fare la stessa professione dei propri genitori. Già in questa tenera età le aspettative dei bimbi appaiono oscurate dalle preoccupazioni. Il 45,4 per cento dei piccoli ritiene sia «molto difficile» laurearsi e trovare un lavoro stabile appare una meta «abbastanza difficile» per il 45,9.
Che cosa sognano i bambini di oggi. Nonostante la popolarità della saga sul maghetto soltanto il 6 per cento dei bambini desidererebbe essere, da grande, come l'autrice di Harry Potter, K. K. Rowling. Per fortuna appena il 4,3 vorrebbe assomigliare a Paris Hilton. Molto popolari invece Michelle Hunzicker e Mike Bongiorno, 31 per cento. Entrambi battono la popolare Patty, ovvero l'attrice Brenda Asnicar, protagonista di un telefilm seguitissimo dalle ragazzine, che raggiunge il 25,4. Tra i soli maschietti invece vince il campione in moto: il 28,8 per cento vorrebbe assomigliare a Valentino Rossi. Un gruppo nutrito di bimbe invece non vuole proprio somigliare a nessuno, 32,3 per cento.programmi preferiti dai bambini: non solo cartoni. Sul podio dei programmi tuv preferisti dai bimbi la serie I Cesaroni, Paperissima e il cartone scorretto I Simpson. Ma che cosa non piace? I bambini considerano fastidioso vedere in tv soprattutto le scene di sesso o nudo, 62,5. Al secondo posto vengono citate le immagini di guerra e morte nei telegiornali,60,7; poi le scene di violenza, 57; infine la volgarità e le parolacce, 56,4. Molti sono infastiditi anche dai programmi Tv in cui le persone parlano di fatti intimi e privati , 52,9. È abbastanza sorprendente notare che i bambini provano maggiore fastidio davanti alle scene di sesso e nudo nei film e nei telefilm piuttosto che davanti alla violenza, sia quella nella finzione, sia quella reale dei telegiornali.
Anche fra gli adolescenti i traguardi più importanti appaiono il lavoro e la famiglia. Il desiderio più grande è quello di trovare un lavoro soddisfacente, 96,6 per cento. Solo il 54,9 esprime il desiderio di laurearsi e la maggior parte non desidera fare la stessa professione dei genitori,79,9. Incredibilmente, visto l'incremento delle separazioni comunque il 68,7 per cento dei ragazzi italiani vuole sposarsi, il 71,9 desidera avere dei figli.
Quali sono le loro paure?Quelle che li riguardano più da vicino: l'alcolismo e il consumo di droga, fenomeni ritenuti «molto diffusi», rispettivamente, per il 50,1 per cento e il 44,3. Anche il bullismo secondo gli adolescenti è «molto diffuso». Le violenze in famiglia vengono considerate «abbastanza diffuse» nel 44,1 per cento dei casi. La quasi totalità dei ragazzi,93,4, dichiara di non avere l'abitudine di uscire portando con sé un coltello o altri oggetti con cui attaccare o difendersi, eppure il 37,9 conosce almeno una persona che ha l'abitudine di farlo.
Nonostante le massicce campagne di stampa e i divieti in luoghi pubblici il 30,8 per cento dei ragazzi fuma anche se la maggior parte di loro si dichiara non fumatore,69,8. Ad avere questa abitudine sono prevalentemente le ragazze, 31,6. Moltissimi,67,4, hanno acceso la prima sigaretta spinti dalla curiosità di provare la sensazione di aspirarne una boccata. Gli altri perché il gesto di tenere tra le dita la sigaretta dava loro la sensazione di essere più grandi,10,9; per emulazione degli atteggiamenti osservati in famiglia,7,8.
Gli adolescenti poi ammettono di fumare anche altro oltre alla nicotina. Il 20,8 ha fatto uso di cannabis o marijuana, contro un'ampia fascia di ragazzi che dice di non aver mai avuto esperienze di questo tipo,79,2. In particolare, il 25,7 dei ragazzi ha fatto uso di marijuana o hashish contro il 18,5 delle coetanee del sesso opposto. Gli abitué del consumo di cannabis sono il 10,8 per cento e ne fanno uso più volte al giorno.
Non ci sono soltanto l'alcol e la droga fra i rischi che possono correre gli adolescenti. A quasi la metà degli adolescenti, 47 per cento, è capitato che qualcuno in rete chiedesse loro nome, cognome e indirizzo. Il 41,4per cento è entrato in un sito dove c'era scritto « vietato ai minorenni». Il 39,8 si è sentito chiedere almeno una volta un incontro dal vivo da uno sconosciuto in rete. Il 29,9 si è invece accorto di comunicare con una persona che fingeva di essere un'altra; il 24,9 ha visto immagini che lo hanno messo a disagio o turbato; il 20,7 ha ricevuto messaggi volgari o offensivi.
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