(...) Macché, la struttura cè, è stata inaugurata e serve. Eccome. Il fatto che poi non ospiti lattughe e pere, ma tir e semirimorchi è tuttal più un particolare. Non si può andare troppo per il sottile. Pensare che tra una ventina di giorni tornerà ad essere uno scheletro vuoto è cosa da non enfatizzare. Bisogna considerarlo come un inizio, un tentativo di fare in modo che piano piano il mercato (anzi, la struttura fatta per diventare un mercato) si renda utile. Un passettino alla volta. Poi, quando (e se) davvero diventerà un mercato ortofrutticolo, ci sarà senza dubbio una nuova inaugurazione, con corsa al taglio del nastro e gara tra gli amministratori di Comune, Provincia e/o Regione a trovare posto in agenda per essere presente.
Intanto, per lappunto, basta accontentarsi. In questi giorni il «mercato» è in uso. È diventato un posteggio, un enorme ricovero per camion di stazza grande e medio-grande. Giusto allo svincolo di Bolzaneto, la grande struttura si è animata con larrivo di decine di «bestioni», tutti allineati ordinatamente a ridosso delle griglie di recinzione o qualcuno anche sotto le tettoie. Si tratta, per la maggior parte, degli autotreni che hanno portato a Genova le giostre, il Luna park allestito in piazzale Kennedy.
Il problema di trovare posteggio a questi enormi mezzi cè sempre stato e ora è stato risolto così, usando quello spazio inutile che dovrebbe ospitare i banchi allingrosso di frutta e verdura. La soluzione temporanea è anche logica, considerando che intanto nessuno avrebbe mai pensato di aprire sul serio agli scambi commerciali il mercato di Bolzaneto proprio in questi giorni. Quello che induce allo sconforto è soprattutto vedere la fine che ha fatto una struttura tanto annunciata e inaugurata e che invece sarà, nel migliore de casi, già vecchia e da rifare nel momento in cui entreranno in funzione i banchi del mercato.
Non a caso le fotografie pubblicate sopra sono state scattate e inviate da un lettore che ha notato la trasformazione in posteggio temporaneo del mercato di Bolzaneto e lamenta lo spreco di soldi pubblici impiegati in tanti anni per realizzare la struttura. E ricorda come proprio prima delle elezioni comunali che hanno portato Marta Vincenzi sulla poltrona di sindaco il nuovo mercato ortofrutticolo fosse stato portato come un fiore allocchiello dalla vecchia amministrazione e sbandierato come esempio di efficienza delle giunte di centro sinistra. Alle diverse inaugurazioni erano tra laltro presenti assessori della vecchia amministrazione sicuri ricandidati o rinominati nella nuova giunta.
Storie di ordinaria amministrazione per questa città. Storie che dimostrano come i progetti siano sempre annunciati, qualche volta anche realizzati. Ma che dagli annunci si passi a fatti concreti, a opere davvero utili è ben altra cosa.
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