I cani piacciono a molti ma quando si tratta di andare a cena o in albergo il contrattempo è perennemente in agguato. Ai ristoratori danno spesso fastidio e agli albergatori anche e per chi ha un fido bau è spesso un mezzo calvario perché non sempre si può lasciare a casa il proprio amico a quattro zampe.
Ma cè anche chi davanti a un cane sorride e non batte ciglio come accade a Milano in un hotel cinque stelle lusso accanto alla Galleria Vittorio Emanuele: il Park Hyatt. Lì hanno addirittura stilato un programma specifico battezzato V.I.D. ovvero sia Very Important Dog che, si badi bene, è il cucciolo o il bestiolone di tutti i clienti e non solo di coloro ai quali non si può dire di no perché ovunque - e in Italia soprattutto - cè sempre qualcuno più uguale per dirla alla Orwell.
Chi scende allHyatt con il suo setter troverà in camera (e tutto non in bagno, come verificato di persona) una morbida cuccia a disegni zampettosi, due allegre ciotole firmate da un designer, una per lacqua (però la Voss destinata al mio labrador lho bevuta io) e una per la pappa, e ancora un set di cibo della Bayer pet nutrition, da abbinamenti base a quelli per cani con allergie e capricci vari (tutto questo glielo ho invece lasciato), e un osso da mordicchiare. Non manca nemmeno un guinzaglio in dono, è di cuoio ed è pure firmato da uno stilista di grido, Paul Smith.
Limpressione è positiva anche per la gentilezza e disponibilità generali. Viene facile dire che con quel che costa una stanza in un 5 stelle lusso, ci mancherebbe che ad abbaiare fossero i vari inservienti ma non è affatto così. In tanti posti si finge e capita che quello che è sbandierato sui depliant o in internet, è poi disatteso nella realtà. E fa piacere constatare che a Milano non sembra così difficile alloggiare qua o là cani muniti. Scelte dieci insegne tra quelle che compaiono nella guida Michelin, ho chiamato per prenotare una doppia in maniera anonima, precisando subito che mi sarei presentato con mia moglie e il nostro labrador Stella. In teoria, guida rossa alla mano, mi avrebbero dovuto rispondere picche in 5, invece tutti accettano cani e il solo distinguo è sulla taglia. Al Four Seasons, un altro 5 stelle lusso, il cane non deve pesare più di 5 chili (e un labrador li supera alla grande), mentre al Westin Palace, allUna Mediterraneo e al Jolly President deve, più genericamente, essere di piccola taglia.
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