I cavi di Prysmian tra i big del listino

da Milano

Fuori una banca, dentro i cavi.
Succederà questo nel paniere dei più importanti titoli della Borsa italiana. Al posto di Capitalia, dal 24 settembre l’agenzia Standard & Poor’s inserirà Prysmian nell’indice milanese S&P/Mib. La decisione, assunta in occasione della revisione semestrale di settembre, è motivata dall’imminente fusione tra la banca romana e Unicredit. La scelta è caduta su Prysmian per la sua liquidità. In ogni caso il forte peso di Unicredit post-fusione, all’interno del paniere, dovrebbe restare sopra il 15%. Per Prysmian è un risultato importante. La società, nata dalla cessione dei cavi da parte del gruppo Pirelli, è quasi ancora una matricola, essendo sbarcata in Borsa appena quattro mesi fa. In Prysmyan sono confluite le due divisioni cavi (per energia e telecomunicazioni) della Pirelli. La società fa riferimento a Goldman Sachs (con il 54% del capitale), che attraverso suoi fondi di private equity l’ha rilevata dalla Bicocca nel 2005 per 1,3 miliardi.

Per poi quotarla in Borsa, nel maggio scorso, sulla base di una valutazione di oltre il doppio (2,7 miliardi). Da allora il titolo è cresciuto di un altro 20%, e oggi il gruppo capitalizza più di 3,3 miliardi. Un «ruolino di marcia» che le ha garantito l’ingresso nel club dei titoli più prestigiosi di Piazza Affari.

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