Caro Massimiliano, la politica è della gente e non dei politici. Questa premessa forse un po' terrorizza per l'aridità apparente che da essa traspare, ma nonostante le tante criticità del momento storico che il nostro paese sta vivendo, le persone, di fronte alla possibilità di partecipare o di non fare nulla, davanti ad un semplice banchetto, se chiamati a dire la loro, la grande maggioranza sente il bisogno di contarsi e di farsi sentire.
Domenica 20 marzo ed in precedenza il 13 marzo, nel quartiere di Albaro insieme a mia moglie, Tiziana Notarnicola, abbiamo organizzato i banchetti per una raccolta firme sulla sicurezza nel quartiere. Sulle prime credevamo che non fosse il momento opportuno (per motivi nazionali ed anche locali), di entrare in rapporto diretto con i cittadini di Albaro (vedi dimissioni di Pasquale Ottonello e situazione nazionale ed internazionale assai delicate). Bene, timori e perplessità assolutamente ingiustificati. Da parte nostra vogliamo esternare un ringraziamento sentitissimo a tutta la cittadinanza del quartiere che ha gradito la nostra presenza ed il nostro interessamento su una tematica di così grande valore.
Si dice che la gente non riesce a capire l'importanza dei municipi. Non è assolutamente vero: le persone se chiamate rispondono e gradiscono. Grande interesse ha destato il fatto di poter conoscere e parlare con il neo presidente del Municipio Medio Levante Fabio Orengo per il quale i banchetti hanno rappresentato fra le prime uscite pubbliche ufficiali. Diverse persone erano curiose solo di conoscerlo, altre hanno esternato alcune critiche, qualcuno ha chiesto specificamente di risolvere un problema vicino a casa. E Fabio Orengo ci ha messo la faccia e ha preso nota comè giusto che faccia un vero presidente che ha come valore aggiunto anche il vantaggio di vivere ed abitare nel quartiere che rappresenta.
Inoltre anche la partecipazione degli on. Robero Cassinelli e Giorgio Bornacin e del consigliere regionale Roberto Bagnasco, hanno suscitato il vivo apprezzamento da parte dei cittadini.
Al riguardo ci piace evidenziare la differenza fra i banchetti di Via Settembre dove vincono i concetti generalisti (come è giusto che sia), e quelli dei quartieri, dove si dibatte dello specifico territorio che inficia la realtà di tutta la gente che abita e vive in quel contesto.
Per chi scrive la vita politica del municipio è di estrema importanza nell'immaginario della gente che non è né sostituibile, né surrogabile dai livelli più alti nella rappresentanza. Al riguardo c'è anche un dato sociologico di un certo rilievo che aiuta e «suggerisce» che si dovrebbe tenere in gran conto la vita politica del municipio ed è rappresentato dal fortissimo individualismo/egoismo che anima la vita di tutti noi. Oggi la gente tende a conoscere ed approfondire la propria realtà e tutto ciò che ti tocca in prima persona sottovalutando tutto il resto.
Per un partito politico il rapporto, nella vita di relazione, «da banchetto» rappresenta, ancora oggi, il punto più alto nella vicinanza istituzionale con la gente, elettori e non. Per esempio, i convegni non lo sono in quanto c'è chi parla e c'è chi ascolta. Al banchetto così non è, le parti si invertono la politica ascolta, è la gente che parla.
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