Nuove linee sotterranee attraverso il partenariato pubblico-privato, rilancio degli articoli 11 e recupero di aree a basso costo per lemergenza casa. Patto per Roma fra istituzioni, costruttori e mondo del lavoro per assicurare sviluppo, occupazione e legalità alla città di Roma. Queste le proposte dei costruttori romani dellAcer formulate ieri dal nuovo presidente Giancarlo Cremonesi allassemblea annuale tenutasi allAuditorium Parco della Musica. «Roma ribadisce il ruolo di traino delleconomia nazionale e conferma con il suo 8,4 per cento sul Pil nazionale il secondo posto nazionale - afferma Cremonesi nella relazione -. I dati Istat testimoniano nel 2007 una crescita del 22 per cento degli occupati nel Lazio nel settore delle costruzioni. Altri segnali sono meno positivi. Come il calo del 10 per cento a Roma delle compravendite immobiliari nel 1° semestre 2007». Altra nota dolente, per lAcer, gli appalti pubblici, con la consolidata tendenza ai maxi affidamenti: «Negli ultimi 6 anni l1 per cento dei bandi concentra il 45 per cento del volume complessivo degli investimenti, penalizzando la piccola e media impresa». Cremonesi tocca poi il tema dellemergenza abitativa: «Sono tornate le baraccopoli, le occupazioni abusive. La Caritas stima a Roma una presenza di 500mila immigrati. Numeri da esodi biblici». La soluzione, dice, risiede, oltre che nellintervento pubblico, «nellindividuazione di aree a basso costo rinvenibili dallampliamento dei piani di zona, dal recupero di ambienti degradati, dai cambi di destinazione duso». Ma serve anche un patto per lo snellimento delle procedure urbanistiche che renda finalmente cantierabili programmi in pista ormai da troppo tempo. «Due esempi per tutti - dichiara Cremonesi -. Gli articoli 11 sono partiti con il bando nel 1997 ma a oggi delle 126 proposte solo 8 sono state convenzionate. Le compensazioni dal 2003 sono ancora tutte in fase istruttoria. Il nuovo Prg di Roma, dal suo canto, pare avere imboccato la dirittura darrivo, ma essendo stato pensato 5 anni fa e prevedendo una validità di 10 anni è già di mezza età. Il Prg ha dunque necessità di essere integrato da Progetti speciali, su cui vogliamo essere coinvolti».
Dalla relazione del presidente dei costruttori emerge che il 40 per cento della manodopera regolare (60mila operai) è formata da stranieri. Prevalentemente romeni, circa 17mila operai, e bulgari. Riguardo alle infrastrutture, lAcer sottolinea che Regione, Provincia e Comune debbono impegnarsi di più. Tante le opere che debbono essere realizzate, per vari motivi ferme al palo: dal completamento dellautostrada Orte-Civitavecchia alla Nuova Pontina, al prolungamento dellautostrada tirrenica, alla bretella passante che eviti il consistente flusso veicolare dallaeroporto di Fiumicino. Infine, al presidente della Regione Piero Marrazzo, assente però allAuditorium, Cremonesi ricorda che va ancora messo a punto il Testo Unico sullurbanistica per velocizzare le procedure, e rimarca i ritardi nei pagamenti nei confronti di fornitori e appaltatori della Regione: «Una situazione insostenibile per tantissime imprese».
Presenti allassemblea Acer il sindaco Walter Veltroni, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra, il presidente di Unioncamere e Camera di Commercio Andrea Mondello. «Per lo sviluppo delle metropolitane ben venga la formula del project financing - replica Veltroni allAcer - potrebbe andar bene, ad esempio, per il prolungamento della metro C da piazzale Clodio a Grottarossa».
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