I detenuti salutano il cardinale: «Grazie Dionigi»

«Ognuno cerchi di diventare angelo di chi gli sta vicino». È il programma di vita proposto dal cardinale Dionigi Tettamanzi ai detenuti di San Vittore. Tettamanzi ha celebrato in carcere la Messa di ringraziamento per la beatificazione di Enrichetta Alfieri, la suora della Carità beatificata lo scorso 26 giugno in piazza Duomo.
I detenuti hanno accolto il cardinale con grande affetto e con un imponente striscione di benvenuto: «Grazie Dionigi». Uno di loro, con gesto di grande confidenza, gli ha preso il volto tra le mani. In questi nove anni di episcopato, Tettamanzi non ha mai mancato di far loro visita.
I detenuti hanno offerto un dono al cardinale: un mattone della stanza in cui suor Enrichetta viveva e dove si è meritata il titolo di angelo e mamma di san Vittore. Il cardinale ha scoperto una targa con la foto e la dedica ad Enrichetta Alfieri, che rimarrà lì dove lei ha operato, salvando molte vite.
Negli anni della seconda guerra mondiale, la suora ha aiutato molti detenuti. Tra di loro anche nomi noti come il fondatore del Giornale, Indro Montanelli, e la star tv Mike Bongiorno.

Il figlio di Mike, Niccolò, che ha partecipato alla beatificazione, è andato anche in visita a San Vittore con il cardinal Tettamanzi. E i detenuti hanno pregato perché la salma del presentatore, trafugata da sconosciuti, sia restituita all’affetto dei suoi cari.

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