«LIva al 20% su gas per uso domestico e riscaldamento è unimposta iniqua, irragionevole, illeggittima». Parte da Genova la crociata contro la tassa erariale per un bene che è un diritto di tutti. La triade dei difensori civici hanno scritto a gruppi parlamentari, governo e confederazioni sindacali. Anna Maria Faganelli per la Regione, Pietro Gambolato per la Provincia, Fulvio Cerofolini per il Comune, chiedono ai politici di inserire un emendamento al decreto Bersani per dimezzare l'Iva, portandola al 10%. Liniziativa nasce dalla constatazione che laumento del 4,28% delle tariffe del gas per uso domestico ripropone la questione dellapplicazione dellIva al 20% sia sul consumo di gas per la cottura di cibi e lacqua calda sia per il riscaldamento. «Il Cipe aveva stabilito tariffe strutturate almeno su due livelli, al 10% quella più alta per luso domestico, ma da allora è accaduto il contrario per l iniqua applicazione dellIva al 20% sul gas per uso promiscuo, che incide anche sulla parte da tutelare, quella per il riscaldamento».
Solo nel Comune di Genova gli impianti domestici a uso promiscuo sono 148mila con un consumo medio di 950 metri cubi di gas e un aggravio di imposta di circa 65 euro lanno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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