I dirigenti dell'Urbanistica: "Mai minacce, ma citati in giudizio"

Sentiti come testi i funzionari comunali. Le mail dei cittadini ai pm: "Grazie per ciò che state facendo"

I dirigenti dell'Urbanistica: "Mai minacce, ma citati in giudizio"
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"Non ricordo di minacce o intimidazioni, posso precisare che l'avvocato (il nome messo agli atti citati dall'Ansa) circa un mese fa mi ha mandato una mail per chiedere un incontro per discutere del cambio di destinazione d'uso di un'area, senza indicare quale (...) gli ho risposto scrivendo che gli uffici si esprimono solo a seguito di una istanza formale presentata". Lo ha spiegato, sentito come teste a verbale, l'11 luglio scorso, Marino Bottini, Direttore area pianificazione urbanistica generale del Comune di Milano, ai pm che gli hanno chiesto se lui o altri dirigenti avessero "mai subito pressioni o minacce da qualcuno interessato alle pratiche edilizie", come ad esempio "avvocati o imprenditori".

Bottini ha anche chiarito che l'avvocato, da lui citato nel verbale, "mi ha citato in giudizio personalmente davanti al Tar, insieme ad altri colleghi, direttori e funzionari del Gruppo di lavoro, riguardo ad un progetto di via Domenichino 7, per cui proponevano un intervento di ampliamento di edificio e una demolizione e ricostruzione di edificio in cortile, rispetto al quale noi avevamo ritenuto necessario il Piano attuativo". E ancora: "Ho dovuto attivare la mia assicurazione e tutela legale". Anche Paolo Guido Riganti, attuale direttore della Rigenerazione urbana del Comune, sentito il giorno prima, il 10 luglio scorso, a domanda specifica, ha risposto: "Proprio minacce no. Il caso più peculiare è stato quello dell'avvocato (nome sempre citato in atti, ndr) il quale, circa un mese fa, ha proposto ricorso al Tar non solo contro il Comune ma anche contro le persone dei Dirigenti e del Gruppo di Lavoro che si erano espressi sfavorevolmente rispetto all'intervento". Riganti nel verbale parla della "riorganizzazione" messa in atto dal dg di Palazzo Marino Christian Malangone, con cui lui è diventato direttore Rigenerazione urbana al posto di Simona Collarini, indagata in uno dei filoni della maxi indagine e passata ad una Direzione specialistica. Ora si occupa di "coordinare il piano triennale delle opere pubbliche" ed è Rup, responsabile unico del procedimento, "per lo stadio di San Siro".

Riganti, così come Bottini, ha pure raccontato che dalle iniziative giudiziarie messe in campo dall'avvocato contro il "gruppo di lavoro" sulle pratiche edili sono stati "risparmiati" solo Collarini e un altro dirigente. E poi "circa quattro giorni fa l'avvocato ha ritirato i ricorsi specifici (...) mantenendo il solo ricorso contro il Comune". I pm hanno chiesto a Riganti "se esistono accordi di programma" sui "Nodi e Porte metropolitane", tema al centro dell'inchiesta, e il dirigente ha risposto: "non sono a conoscenza né di istruttorie pendenti, né di istruttorie concluse (...) né di alcun genere di accordi o piani (...) So solo che se ne discute in ordine alla revisione del piano vigente".

In Procura a Milano intanto arrivano mail da parte dei cittadini che ringraziano i pm titolari dell'indagine sull'urbanistica per l'inchiesta che stanno svolgendo, per complimentarsi del lavoro fatto, ma anche per spronarli ad ampliare il fasciolo. E c'è anche chi li invita a casa per un caffè.

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