«Ci siamo sentiti tutti gravemente offesi dalla concessione degli arresti domiciliari al ragazzo, reo confesso, dello stupro di Capodanno. Noi continuiamo a chiedere al giudice, e penso si debba fare anche un ordine del giorno, di revocare gli arresti domiciliari per farlo tornare in carcere». Così ieri il sindaco Gianni Alemanno al consiglio comunale straordinario dedicato alla violenza sulle donne.
Dopo i ripetuti episodi della Fiera di Roma, di Primavalle, di Guidonia, ieri laula Giulio Cesare era gremita di pubblico in ogni ordine di posto. Prima dellinizio del consiglio, un centinaio di donne hanno esposto di fronte alle scalinate del Campidoglio un lungo striscione: «La violenza contro le donne non dipende dal passaporto, la fanno gli uomini».
A organizzare il sit-in le principali associazioni della galassia del movimentismo femminista: Assolei, Telefono Rosa, le donne di Assoforum. «Chiediamo più illuminazione nelle strade e di sentirci sicure quando andiamo in giro, sia di giorno che di notte», hanno detto al megafono. In aula Giulio Cesare le femministe hanno esibito cartelli con scritto «Rito immediato, certezza del reato», «Io amo, non stupri».
«Le donne vittime di violenza devono ricevere sostegno sociale e assistenza legale gratuite - ha affermato Alemanno nel suo intervento - Quando cè un caso di violenza sulle donne, credo che il Comune debba sempre e comunque costituirsi parte civile, anche al di là del consenso della parte lesa». Un punto, questultimo, che ha visto daccordo tutti gli schieramenti politici. Proprio la costituzione di parte civile del Comune nei procedimenti relativi alla violenza sulle donne è stata al centro, infatti, di una proposta di delibera presentata dalla commissione delle Elette, a firma di Monica Cirinnà (Pd) e Lavinia Mennuni (Pdl), e approvata in aula.
«Questa delibera - ha affermato la Cirinnà - significa dare un indirizzo politico importante alla giunta Alemanno». «Oggi abbiamo compiuto un notevole passo in avanti nella battaglia per la difesa dei diritti fondamentali delle donne - ha dichiarato da parte sua Lavinia Mennuni, delegato del sindaco per le pari Opportunità - Per arginare un fenomeno gravissimo e difficilmente controllabile come quello della violenza di genere abbiamo il dovere di individuare soluzioni condivise e concrete». Oltre la costituzione di parte civile, la delibera prevede «listituzione del servizio H24 e il potenziamento dei cntri antiviolenza già attivi sul territorio, in considerazione del loro fondamentale contributo in termini di accoglienza, di recupero dell'integrità psicologica e di reinserimento sociale delle vittime di abusi, nonché lorganizzazione di una campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne».
Il Pdl, dal canto suo, ha presentato un proprio ordine del giorno che impegna il sindaco a una serie di iniziative anti-violenza. Fra queste: una grande campagna fra i giovani per combattere la cosiddetta «cultura dello sballo»; la realizzazione della Sala Sistema Roma e del numero verde «Sos degrado e sicurezza» previsti dal Patto per Roma sicura firmato a luglio 2008; leliminazione degli insediamenti abusivi; lincremento del numero di colonnine Sos nei luoghi a rischio della città; lorganizzazione di un evento in concomitanza del derby Lazio-Roma, volto a sensibilizzare il pubblico sul tema. Lordine del giorno è stato approvato a maggioranza, con lastensione del gruppo del Pd. «Dovrà essere verificato se sarà possibile, per le donne che lungo le linee dellAtac lo richiederanno, anche laccompagnamento sotto casa», ha detto ancora il sindaco Alemanno, a margine del dibattito: «Le linee di trasporto pubblico devono dare a tutti una sensazione di sicurezza, soprattutto alle donne».
Il gruppo del Pd ha chiesto al Comune listituzione di un fondo per favorire i processi di recupero psicologico per le donne vittime di violenza, il potenziamento dellilluminazione in periferia, tariffe agevolate o gratuite per i taxi notturni a favore delle donne.
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