da Milano
Onorevole Stefania Craxi, lei sembra furente.
«Guardi invece non sono indignata, perché non sono stupita per niente. I Ds si possono liberare di tante cose ma non possono esimersi dal saldare il conto con chi li ha protetti e salvati».
Quindi in fondo se lo aspettava il matrimonio Veltroni-Di Pietro?
«Mi stupiscono semmai le indignazioni altrui come quella di Boselli che fa la verginella quando sono anni che siede nei banchi accanto a Di Pietro a cui ha stretto anche la mano».
In unintervista lei aveva elogiato l«atto di coraggio» del leader Pd di correre da solo.
«Aveva dichiarato di andare da solo e fino a smentita alle dichiarazioni bisogna prestare fede. Dopo qualcuno deve avergli ricordato che i conti si saldano, e da persona per bene quale è si è affrettato a farlo. Così, il solista Veltroni ha steccato sul peggiore degli alleati».
Dicono, lo ha fatto perché Di Pietro porta voti.
«Da una parte è un conto miserabile fatto sui voti, e dallaltra è il segno che questa sinistra di tutto si può liberare tranne che del giustizialismo. Tra laltro questo mette a rischio anche un possibile accordo bipartisan sulle riforme nella prossima legislatura. Voglio vedere come farà a fare la riforma sulla giustizia Veltroni con a fianco uno come Di Pietro».
Pensa che la presenza dellex pm influenzerà così tanto le scelte del Pd?
«Assolutamente sì, non vedo come potrebbe essere il contrario. È una pesantissima ipoteca sulle annunciate riforme e sulla cultura del cosiddetto nuovo partito democratico. Eppure la maggior parte dei giornali stanno zitti».
Faranno insieme la campagna sulla moralità della vita pubblica?
«Ma Di Pietro è una pessima compagnia dal punto di vista morale per i Ds che si piccano sempre della loro superiorità morale. Perché nessuno mi convincerò mai che ridare 100milioni in una scatola di scarpe per un magistrato non sia un reato. Questo signore è pure entrato in politica, forse la gente lo scorda ma io no».
Potrebbe far perdere voti al Pd?
«Io mi auguro che i socialisti in Italia che hanno votato il centrosinistra, che li ha sempre ingannati in questi anni, si siano finalmente resi conto che a sinistra non cè alcuno spazio per noi».
Però i socialisti di Boselli ci andrebbero eccome col Pd se Veltroni si decidesse.
«Ma infatti io non parlo alla nomenklatura socialista, ma a tanti compagni trascinati, pur in buona fede, su una strada senza via duscita».
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