I due volti della nuova Provincia targata Pdl

Federico Romani, 26 anni, bocconiano e un «credo»: «Credo in una politica che vada verso l’interesse dei cittadini e in un’amministrazione pubblica in grado di porsi grandi obiettivi concreti ma soprattutto raggiungibili. Non credo nei grandi annunci a effetto ma nelle piccole cose che insieme possiamo cominciare a realizzare». Premessa che Romani porta dentro di sé nella nuova Provincia di Monza e Brianza.
Impegno non da poco nella 22ª Provincia italiana per numero di abitanti ma tra le prime per ricchezza del territorio. «Nell’aula del consiglio provinciale intendo concentrarmi su quattro idee» spiega Federico Romani, che è figlio del ministro Paolo: «Viabilità, internet, sport e università». Entriamo nel dettaglio: «Occorre riappropriarsi delle competenze mai avute in fatto di infrastrutture e, allora, riqualificare le strade esistenti e realizzarne di nuove solo se funzionali alla logica di rete e ai collegamenti alla grande viabilità regionale. È poi indispensabile per stare al passo coi tempi cablare con fibra ottica l’area della Provincia e offrire connessione wireless gratuita nei parchi e nelle piazze». E, ancora, «promuovere grandi eventi sportivi, culturali e sociali che portino aggregazione e valore aggiunto ai giovani» oltreché «favorire la costituzione di un polo universitario di Monza e Brianza per lo sviluppo di una realtà universitaria d’alta formazione».
Ma la Provincia di Monza e Brianza targata Pdl deve puntare anche su «turismo ed Expo» fa sapere Tiziano Mariani, 56 anni, imprenditore e candidato alla vicepresidenza. «Expo e turismo sono occasioni da sviluppare per mettere in luce le potenzialità della nostra imprenditoria e del commercio». Come dire: «La sfida che attende è impegnativa ma con noi c’è il vento di Silvio Berlusconi che ben conosce il valore dei brianzoli, l’impegno messo per fare di questa realtà un riferimento economico a livello nazionale e internazionale».

Un «riferimento» che Tiziano Mariani vuole difendere e sostenere «potenziando il sistema ferroviario e i collegamenti con Malpensa» ma, soprattutto, garantendo alle aziende della Brianza di «esserci nel momento del bisogno per superare le emergenze e le crisi strutturali ma anche per concorrere insieme al raggiungimento degli obiettivi». Un patto che il futuro vicepresidente prende a nome e per conto del Pdl che l’8 giugno sa di poter governare Monza e Brianza salvaguardando i grandi investimenti economici.