da Milano
Ciccolella non si ferma. Ieri il titolo della «scatola» (la ex Cucirini) quotata in Borsa ha fatto un balzo del 15% a 4,7 euro. Da inizio anno la performance è così arrivata a quota 88 per cento.
Ma quello che fa più impressione sono i volumi: la media giornaliera di gennaio è di 1,5 milioni di pezzi, per un totale di oltre 11 milioni. Il che equivale a tre volte lintero flottante: in Borsa ci sono 3,2 milioni di titoli. In altri termini non esiste lipotesi di uno scalatore (avrebbe già scalato la società 3 volte) ma evidentemente si tratta di un vortice di acquisti e vendite incontrollate.
Fonti finanziarie bene informate escludono che i 4 fratelli Ciccolella, che controllano il 73% delle restanti azioni, abbiano venduto «anche un solo titolo». Unoperazione di «raffreddamento» delle quotazioni sarebbe stata comunicata al mercato. Le stesse fonti escludono anche che esistano notizie «inside» sul mercato.
Lunica operazione in cantiere riguarda il conferimento delle attività della Ciccolella holding (vivai di fiori e piante) nella spa quotata. Ed è possibile che sul valore di «concambio» possano nascere speculazioni sul titolo. Anzi è lunica ipotesi credibile: oggi la società vale quello che ha in cassa, cioè 10,5 milioni di disponibilità finanziarie. Eppure ieri capitalizzava in Borsa 5 volte tanto: 56,5 milioni. Come se qualcuno scommettesse su un concambio pesantemente sbilanciato a favore della spa.
Ma il punto è che per avere il concambio ci vuole una perizia sui vivai florovivaistici dei Ciccolella (che nel 2005 hanno fatturato 125 milioni). E la perizia ancora non cè. Nellultimo cda è stato dato mandato al consigliere Salvatore Sodano di individuare un perito per effettuare la stima delle attività. Ma per la stessa fonte, Sodano non ha ancora nominato il perito, «che potrebbe essere scelto la prossima settimana». In ogni caso i tempi tecnici per arrivare al concambio sarebbero «di almeno 3 o 4 settimane».
Per i fiori di Ciccolella perizia tra un mese
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