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Gli islamisti fanno i soldi col terrore 10 ostaggi per un milione di dollari

Gli ostaggi indonesiani sono stati ritrovati a Jolo. Erano stati rapiti lo scorso 26 marzo nelle acque a sud delle Filippine

Gli islamisti fanno i soldi col terrore 10 ostaggi per un milione di dollari

Dieci marinai indonesiani rapiti dai terroristi islamici di Abu Sayyaf sono stati liberati. Gli ostaggi, ritrovati a Jolo – una delle roccaforti del gruppo jihadista – erano stati rapiti lo scorso 26 marzo nelle acque a sud delle Filippine, mentre stavano lavorando per la società Patria Maritime Lines.

Per la loro liberazione, secondo quanto riportano i media filippini, sarebbe stato pagato un riscatto pari ad un milione di dollari. Il governo indonesiano, però, ha smentito la notizia. L’ex generale Kivlan Zen ha affermato che “nessun riscatto è stato pagato” e che “il rilascio è avvenuto a seguito di intensi negoziati”. Anche Eddy Mulya, membro dell’ambasciata indonesiana a Manila, ha negato qualsiasi pagamento ai miliziani di Abu Sayyaf. Ma è difficile da credere.

Solo pochi giorni fa, infatti, il gruppo fondamentalista aveva decapitato il cittadino canadese John Ridsdel, 68 anni - rapito lo scorso settembre insieme ad un altro canadese, un norvegese e una donna filippina, mentre si trovavano in un resort turistico nei pressi della città di Davao - dopo la scadenza dell’ultimatum fissato per il pagamento. Nel novembre del 2015, sempre a Jolo, i jihadisti avevano fatto ritrovare la testa dell’ostaggio malesiano Bernard Then. Anche in questo caso non era stato pagato nessun riscatto.

Attualmente Abu Sayyaf, che il 23 luglio del 2014 ha giurato fedeltà ai tagliagole dell’ISIS, dovrebbe avere ancora undici stranieri in ostaggio. Così, mentre il governo filippino sembra non essere in grado di gestire la situazione, i terroristi continuano a riempire le loro casse.

E finanziare il loro odio.

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