da Tolcinasco
(Pieve Emanuele - Milano)
Esauritasi l'èra Telecom, l'Italian Open di golf maschile riparte oggi dal Castello di Tolcinasco, a quattro passi da Milano, con una 65ª edizione il cui «title sponsor» è adesso Methorios Capital, società d'ingegneria finanziaria. Saranno in campo, salvo defezioni dellultima ora, 156 giocatori di oltre mezzo mondo divisi in 52 terne. Il montepremi di 1.700.000 euro ne assegnerà 283.330 al vincitore e 3.110 alla maglia nera della quattro giorni che si concluderà domenica. Le proiezioni meteo paiono assicurare che stavolta la corsa avrà la sua durata regolare: l'anno scorso il maltempo la ridusse dal tetto delle canoniche 72 buche al sottotetto delle 54 che lasciarono l'amaro in bocca a tutti meno che al vincitore, lo spagnolo Fernandez Castano.
Ovvio che l'Open nascente alimenta le speranze nel colpo di mano (con legno, ferro o putt non ha importanza) di qualcuno dei nostri, che sono 21 inclusi 6 dilettanti (Terragni, Viganò, Perrino, Lombardi, Bertasio e Colombo). Ed è naturale che l'attenzione si accentri soprattutto sui fratelli Molinari. Francesco, 51° nell'ordine di merito europeo, la settimana scorsa si è riposato dopo due gare consecutive in Cina (si è piazzato terzo nella seconda). Edoardo invece è reduce dallOpen di Spagna dove si è classificato 22°. Francesco scommette su Edoardo, Edoardo scommette su Francesco e così questa affiatata famiglia torinese, sta per affrontare fiduciosa la nuova lunga marcia di un Open pronto a nascondere, per ora, chissà quali sorprese.
Una di queste potrebbe maturare alla buca 16, un par 3 di 188 metri. Il primo giocatore che riuscirà a fare centro con un solo colpo (la mitica «hole in one») avrà in premio una BMW Serie 1 Cabrio. Qui non esiste pronostico possibile. Ma cè un elemento di particolare attrazione che potrà appassionare gli spettatori attesi numerosi visto che l'ingresso all'Open è gratuito per tutti. Alle 8:20 di stamane dal «tee» della 10 prenderà il via la «terna di ferro» formata dal campione uscente Fernandez Castano, John Daly e Peppo Canonica. A parte il rispetto che merita il fuoriclasse iberico, ci sarà il confronto tra due celebri «bombardieri». Daly dispone del «drive» più lungo del mondo, sui 330 metri. Canonica spara sui 300 metri, non meno di Tiger Woods.
Lamericano Daly lasciava trasparire un ottimo umore, nonostante il taglio subito nel recente Open di Spagna. «Voglio rifarmi qui», ha detto, lodando la cucina italiana «dalla pizza alla pasta alla lasagna...». E Rocca, che batté in uno storico play off al British Open del 1995? «So che anche lui è qui, avrò l'occasione di salutarlo come si deve. È un grande». Complimento poi ricambiato da Costantino.
E Canonica? «Sono contento che ci sia ingresso libero per il pubblico.
Francesco Molinari partirà con i temibili Dougherty e Karlsson; Edoardo Molinari con Archer e Vibe-Hastrup; Rocca con Bourdy e Kjeldsen. Cari amici, buon gioco per voi e per noi. Aspettando il taglio di domani sera.
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