Cinque persone sono state arrestate ieri mattina dai carabinieri di Genova. Facevano parte di una organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione - a Genova, ma anche a Savona e La Spezia - attraverso siti internet. Una sesta persona è indagata a piede libero.
Le indagini erano partite da un incendio, avvenuto nella zona di Marassi, che aveva portato alla scoperta di una alcova usata dalla banda. A tradire il gruppo che gestiva un manipolo di escort e trans per i clienti della Genova-bene è stato un video pornografico lasciato acceso su un computer allinterno dellalcova. Nel corso dellintervento per lo spegnimento del rogo, è subito stato notato il video compromettente. Questo film, oltre al ritrovamento di diverso altro materiale, ha fatto ipotizzare ai carabinieri del nucleo operativo di Portoria che a quellappartamento facesse capo un giro di ragazze per sesso a pagamento.
Era vero. I carabinieri hanno accertato che tra i clienti figurano liberi professionisti, imprenditori e trasfertisti che pagavano tariffe anche di centinaia di euro per prestazione. In carcere sono finiti Massimo Pastorino, 44 anni, Marco Vaccani, 39, Domenico Zingaro, 31, Giancarlo Creto 44, Gianfranco La Verda di 49 anni. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Le attività di prostituzione venivano promosse attraverso siti internet, inserzioni nei giornali e annunci sul web. Oltre agli arrestati, una sesta persona è indagata a piede libero, mentre una donna è stata colpita di divieto di dimora. I carabinieri di Portoria ipotizzano che il giro di affari di ogni ragazza fosse anche di seimila euro a settimana.
Che si trattasse di unorganizzazione molto «professionale» lo conferma anche il «curriculum» degli arrestati. Tutti e cinque gli accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione erano infatti già finiti in manette nel maggio scorso, con la stessa ipotesi di reato nellambito delloperazione «holding sex», unindagine condotta dai carabinieri della Spezia. Tutti erano stati poi scarcerati.
Erano state dieci le persone arrestate in quellinchiesta, praticamente parallela ma con altri ambiti, a quella condotta a Genova dai carabinieri del nucleo operativo di Portoria e coordinata dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà.
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