da Roma
Basta con i Ds. Basta con un partito «che individua nel nostro vissuto un tema da cui rifuggire» e che ha «un segretario che si scaglia contro la genitorialità omosessuale». Dopo 25 anni di militanza continuata, Aurelio Mancuso «straccia» la tessera della Quercia. Il presidente dellArcigay si dice «deluso e offeso» dallintervista di Fassino, contrario alladozione per le coppie non etero. Franco Grillini, presidente onorario dellassociazione, resterà invece nei Ds. Anche lui però critica Fassino: «Unintervista sgradevole, una corsa a rassicurare le gerarchie ecclesiastiche. Non si capisce perché non possiamo essere considerati dei buoni genitori».
Turbolenze pure sullaltro lato dellUnione. «Il governo non si impicci - dice Clemente Mastella -, sarebbe unanomalia se si impegnasse su questo fronte. Quanto a me, io voterò a prescindere contro qualsiasi provvedimento sulle coppie di fatto». E i teodem della Margherita, Baio, Binetti, Bobba e Carra, addirittura attaccano «da destra» la decisione di Berlusconi di lasciare libertà di coscienza. Per il verde Angelo Bonelli «quella dei teodem è unoffensiva integralista che minaccia la tenuta della maggioranza». Per il socialista Roberto Villetti «stanno condizionando tutta lUnione». Per Dario Franceschini «sta scritto nel programma del centrosinistra, quindi è inutile riaprire il dibattito». Insomma, «riconoscere i diritti dei conviventi anche gay sapendo che non potranno mai essere una famiglia».
Il tema provoca distinguo e malesseri pure nellopposizione. «Io sono contro i pacs per gli eterosessuali - dice ad esempio Fabrizio Cicchitto - perché hanno il matrimonio a loro disposizione ma sono favorevole a trovare delle formule che riguardano gli omosessuali e la sistemazione delle unioni di fatto di questo tipo». Ma una sessantina di parlamentari di Forza Italia ha firmato una mozione anti-pacs. «Nessun taglio confessionale - spiega Isabella Bertolini -, ma le unioni di fatto sono già tutelate. Il governo sbaglia a intervenire. Nei prossimi giorni contiamo di raccogliere ladesione del settanta per cento dei senatori e deputati azzurri».
La risposta arriva con un comunicato ufficiale firmato da Bondi e Cicchitto: «Forza Italia affronta il problema in maniera seria e responsabile, non riproponendo l'opposizione manichea fra laici e cattolici, bensì allargando l'area del dialogo e della mediazione fra i valori e le sensibilità. Il Novecento è per noi finito, non ha più senso ritardare lequilibrata soluzione di questioni così complesse attardandosi in sterili riproposizioni di vecchi steccati».
Gaetano Quagliarello e Maurizio Sacconi spiegano il loro «no laico» ai pacs. «La campagna della sinistra è solo un attacco alla famiglia naturale. Non si tratta di concedere nuovi diritti, altrimenti basterebbe intervenire sulle libertà individuali senza stravolgimenti della sfera sociale».
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