I gestori dei locali da ballo: «Basta rave autorizzati»

Sulla giovane morta dopo il techno party alla Fiera di Roma interviene il Silb

Polemiche sui megaraduni after-hour autorizzati dal Comune dopo la morte, domenica sera, di Elisa Fasolo, la ventunenne originaria di Potenza stroncata da un fatale mix di alcol e droghe. Il Silb, il sindacato dei gestori dei locali da ballo, infatti, ha ribadito la propria «contrarietà a eventi in grado di richiamare migliaia di giovani, ma senza controllo alcuno su quanto avviene durante l’intrattenimento». Il sindacato ha risposto alle accuse rivolte alla categoria a seguito della drammatica vicenda del decesso della ragazza dopo una serata di musica techno dell’Europa Festival ospitato dalla Fiera di Roma. «È discutibile - dichiara Antonio Flamini, vicepresidente del Silb - l’autorizzazione rilasciata per un’iniziativa ad alto rischio per la salute dei giovani. I gestori di discoteche portano avanti lotte durissime contro queste forme di concorrenza sleale e senza vigilanza alcuna sulla vendita di alcol e su movimenti sospetti.

Non ci stiamo - prosegue Flamini - a essere messi sul banco degli imputati per fatti che avvengono fuori dalle discoteche; la nostra professionalità e l’attenzione rivolta ai clienti più giovani non devono essere messe in discussione. Infatti il Silb - conclude - si è dotato da tempo di un codice etico nell’impegno sempre più assiduo di promuovere un divertimento sicuro e ha avviato una serie di campagne contro abusi da alcol».

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