La spilla-pinguino di Vhernier; il diamante a cento facce di Coin; gli orecchini «Occhio di Shiva» di Eka. Prima delle Feste, i gioiellieri organizzano a Roma manifestazioni per accendere i riflettori sulle nuove vetrine e contrastare leffetto-crisi.
Carlo Traglio, presidente, amministratore delegato e designer di Vhernier festeggia nella capitale un anno della boutique di via del Babuino e presenta le sue creazioni, come le spille Pinguino, Bruco e Tucano, gli orecchini Pan di Zucchero e i bracciali ispirati al futurismo. Traglio è collezionista darte, fratello di quel Maurizio entrato nella cordata CAI per Alitalia e, con una laurea in legge in tasca, ha lasciato il business di famiglia e nel 2001 ha preso le redini del marchio Vhernier. Lanno scorso il fatturato era di 1 milione di euro e tra i clienti ci sono Cecilia Attias (ex Sarkozy), Elton John, Letizia Moratti, Nicoletta Fiorucci.
Anche Roberto Coin festeggia il primo anno a Roma del suo monomarca, ma con uniniziativa di beneficenza che ha come madrina Maria Pia Fanfani: una card per uno sconto del 10 per cento nel negozio di via Vittoria, e la stessa somma andrà in beneficenza a due associazioni per la pace.
«Occhio mistico» si chiama la nuova collezione del marchio Eka, presentata nella boutique di via della Purificazione. Cristina Rotondaro dal Pino lha portata anche a Parigi, alla Fiera internazionale Kara, al Carrousel du Louvre. I suoi sono «preziosi danimo», ispirati al sacro e alle antiche culture, lavorati a mano da maestri orafi e plasmati nella cera con pietre particolari.
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