I giovani leader si raccontano su Radiotre

Ci sono giovani che fanno carriera e sono in grado di imporre la loro professionalità sul mercato del lavoro. Oggi c’è tanto bisogno di esempi confortanti e di segnali di rinnovamento. Come nasce una nuova classe dirigente? Dove si forma e dove lavora? In cosa trova ispirazione e fondamento? Venti giovani italiani under 40 che ce l’hanno fatta raccontano esperienze, maestri, studi professionali, viaggi, luoghi e incontri, ovvero «le buone vie per diventare leader», da domani alle 19.45 su Rai RadioTre a Tresoldi, il programma di Anna Maria Giordano, all’interno della serie «Giovani leader crescono». Dieci puntate, fino a venerdì 18 maggio, con due protagonisti a serata. Ci saranno giornalisti, avvocati, banchieri, top manager, medici, diplomatici, economisti, una galleria di ritratti dai diversi percorsi lavorativi ma con un unico comune denominatore: il successo riconosciuto e apprezzato anche fuori dai confini nazionali. «Racconto l’immagine della nuova classe dirigente, molto attiva ma ancora poco nota ai media - dice la conduttrice - persone che hanno imparato presto a farsi valere nel loro ambito di competenza». Sono infatti i partecipanti all’iniziativa «Young Leaders» del Consiglio per le Relazioni Italia-Usa che si è svolta a Philadelphia nel settembre dell’anno scorso sul tema «Il ruolo del diritto in un mondo globalizzato». A questa conferenza, che si svolge dal 1984 (alternativamente in città americane e italiane per discutere i problemi della classe dirigente in formazione) si incontrano professionisti provenienti da Italia e Stati Uniti - ma anche da molti altri Paesi come il Brasile e l’India - di età inferiore ai quarant’anni, che si sono distinti nel settore industriale, finanziario, politico, economico, giornalistico per discutere temi di attualità e interesse per la classe dirigente in formazione.

Anna Maria Giordano ha intervistato questi giovani ormai al top che raccontano come sono arrivati in cima ma soprattutto a quale prezzo, confrontandosi spesso con il peso degli ostacoli, un ambiente che rema contro, la frustrazione di un sistema educativo che a volte penalizza invece di promuovere, i vantaggi e gli svantaggi di una carriera all’estero. Insomma ne nasce il ritratto di una classe dirigente in un momento in cui «rinnovamento» è una parola centrale per uscire dalla crisi.

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