«Non è un fatto positivo, cè scarsa chiarezza, siamo molto preoccupati», rivelava ieri al Giornale uno degli Enti soci di Intesa Sanpaolo. Riportando la stessa preoccupazione anche a nome di altri azionisti consultati sempre ieri, sul tema della possibile defenestrazione di Pietro Modiano, direttore generale vicario di Intesa, nonché numero uno della Banca dei Territori. Ossia il cuore pulsante dellattività commerciale del gruppo bancario. Unipotesi circolata dopo le indiscrezioni riportate da un articolo, di matrice torinese, pubblicato dalla Repubblica.
I dissapori tra Modiano e il gran capo di Intesa, cioè lamministratore delegato Corrado Passera, si rincorrono da sempre, fin dalla fusione di Intesa con Sanpaolo. Vale a dire lacquisizione del San Paolo di Torino, dove operava Modiano, da parte di Banca Intesa, guidata da Passera, nel 2006.
Ora le voci sono diventate più forti a causa della crisi finanziaria, proprio alla vigilia del consiglio di gestione che oggi esamina i conti trimestrali, attesi in flessione, con conseguenze probabili anche ai danni del prossimo dividendo. Unoccasione possibile, per i nemici di Modiano, per affondare il colpo. Ma, nello stesso tempo, una situazione che potrebbe aver spinto gli amici del direttore generale a giocare danticipo. Tra questi lintera anima torinese della banca, a cominciare dalla Compagnia di Sanpaolo (primo socio con il 7,7%) e dal sindaco Sergio Chiamparino, sempre attento a difendere quel che resta di Torino (dove ha sede la Banca dei Territori) in Intesa. Non a caso ha ieri preso la parola lex capo sia della fondazione, sia della banca della Mole, Enrico Salza, ora presidente del consiglio di gestione: «Allordine del giorno del consiglio non cè niente sullassetto dei vertici» ha detto, aggiungendo che «noi tutti stimiamo il dottor Modiano».
Ma limpressione è che la fase finale della partita sia ormai iniziata, e la sorte di Modiano assai in forse. Non sarà per oggi, ma è difficile pensare che la convivenza con Passera, in assenza di sintonia, possa durare molto a lungo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.