I guai del presidente tedesco: si scusa per un prestito top secret

Dopo tre giorni di critiche serrate, il presidente tedesco Christian Wulff ha ammesso ieri di aver sbagliato in merito a un prestito ottenuto per l’acquisto di una casa. «Avrei dovuto menzionare il credito», ha chiarito Wulff in relazione al prestito da 500mila euro a tasso agevolato ottenuto da Edith Geerkens, moglie di un amico imprenditore, e taciuto nel 2010 durante un’interrogazione del parlamento della Bassa Sassonia, di cui era governatore, sui rapporti con Egon Geerkens, marito della donna.
Da martedì scorso il presidente tedesco è al centro di un aspro dibattito nato per un servizio del tabloid Bild sul prestito, risalente al 2008. In una lettera Wulff si è definito «dispiaciuto» per «l’impressione sbagliata» che la vicenda sta ora ingenerando. Dal punto di vista sostanziale, infatti, il politico cristianodemocratico rivendica sia la legittimità del prestito, con cui ha acquistato una casa, sia la correttezza formale della dichiarazione con la quale, pochi mesi prima di essere eletto presidente, aveva negato rapporti d’affari con Egon Geerkens. Tacendo però il credito ottenuto dalla moglie.

«Capisco l’interesse dell’opinione pubblica e della stampa - ha spiegato Wulff in un comunicato - nell’interesse della divisione tra pubblico e privato porterò i documenti del contratto e altra documentazione presso l’ufficio di un legale, affinché i giornalisti possano visionarli».

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