«I lavoratori dell’Umberto I sono pronti a scioperare»

Iniziato lo stato di agitazione Fials contro l’annuncio di un possibile taglio di 2mila dipendenti

Marzio Fianese

La presentazione del progetto di riorganizzazione e ristrutturazione del Policlinico Umberto I ha provocato l’immediata reazione dei sindacati, soprattutto per l’annuncio dei 2mila esuberi, destinati a essere trasferiti in altre strutture sanitarie della Regione. Ieri i Cobas avevano protestato, ora è la volta degli autonomi della Fials, che hanno proclamato lo stato di agitazione.
«Ubaldo Montaguti ha più volte affermato, davanti a decine di operatori sanitari dell’ospedale che, nel corso del 2005 avrebbe adottato la pianta organica e che avrebbe risanato il bilancio. Apprendiamo ora che, il manager ha presentato un progetto di ristrutturazione del policlinico Umberto I che prevede un impegno di spesa di 800 milioni di euro con la riduzione di posti di lavoro per circa 2mila unità. Supponiamo che Montaguti con il suo piano di ristrutturazione abbia voluto solo coinvolgere l’immaginario collettivo della platea. Altrimenti si tratterebbe di un episodio di gravità inaudita dichiarare un esubero di personale senza avere neppure informato le parti sociali, senza peraltro avere adottato la pianta organica e l’atto aziendale che, giova ricordare, sono atti obbligatori per legge in un’ottica di sana e trasparente gestione amministrativa».
È quanto dichiara Gianni Romano segretario regionale della Fials. «Tuttavia, dei 200 milioni di euro che rappresentano l’attuale deficit finanziario del Policlinico e che ne limita la produttività non è stato detto nulla. Non si conosce neppure l’entità dello stanziamento regionale per tutto il 2006, mentre si prevede l’investimento di addirittura 800 milioni di euro per opere murarie e per la riqualificazione dell’area ospedaliera. «La nostra pazienza - afferma Romano - è finita, il rilancio dell’Umberto I deve avvenire su fatti certi e concreti. La Regione deve saldare il debito di 200 milioni di euro del policlinico impegnando il manager a rendere da subito a norma di legge i locali dove vengono erogate le prestazioni sanitarie, prima ancora di lanciare progetti faraonici di dubbia realizzazione».
Per questi motivi la Fials comunicherà oggi alla Commissione nazionale di garanzia sul diritto di sciopero e agli enti interessati, di avere indetto a partire da oggi stesso lo stato di agitazione del personale della Sapienza assegnato all’Umberto I e del personale regionale in servizio presso lo stesso ospedale, precisando che trascorsi inutilmente dieci giorni dalla dichiarazione dello stato di agitazione, proclamerà un primo sciopero di 24 ore a sostegno dell’approvazione della pianta organica e dell’atto aziendale».
Intanto il Nuovo Psi di Danilo Robilotta plaude all’ultima iniziativa di Piero Marrazzo: «Bene ha fatto il presidente della Regione - commenta Robilotta - a coinvolgere i privati nella ristrutturazione del Policlinico Umberto I. Soggetti che avranno così spazi per realizzare e gestire servizi commerciali come l’albergo, il parcheggio e il centro commerciale e i servizi sanitari come i laboratori d’analisi».


«Questa decisione - spiega l’esponente del nuovo Psi - va esattamente nella direzione della continuità amministrativa della precedente giunta che elaborò dei progetti pilota di collaborazione della sanità tra pubblico e privati, come nel caso dell’ospedale di Valmontone e della Fondazione di Tor Vergata».

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