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I lefebvriani espellono padre Abrahamowicz

La Fraternità Sacerdotale San Pio X anno annunciato l'espulsione di don Floriano, responsabile della provincia del Nord-Est, salito come il vescovo Richard Williamson, ai clamori delle cronache per sue dichiarazioni anti-conciliari e sulle camere a gas naziste

I lefebvriani espellono padre Abrahamowicz

Roma - I lefebvriani italiani della Fraternità Sacerdotale San Pio X italiana hanno annunciato l'espulsione di don Floriano Abrahamowicz, il prete responsabile della provincia del Nord-Est, salito anche lui - come il vescovo Richard Williamson, ai clamori delle cronache per sue dichiarazioni anti-conciliari e sulle camere a gas naziste. Il provvedimento - si legge nel comunicato diffuso in serata -ha effetto "a partire da venerdì 6 febbraio 2009 ed è stato preso per gravi motivi di disciplina". "Don Floriano Abrahamowicz - aggiunge la nota - da tempo esprimeva posizioni diverse da quelle ufficiali della Fraternità San Pio X. La decisione dell'espulsione, pur dolorosa, si è resa necessaria per evitare che venga ulteriormente distorta l'immagine della Fraternità San Pio X e, di conseguenza, sia danneggiata la sua opera al servizio della Chiesa".

"Sbigottito e addolorato", ma preferisce non commentare la notizia della sua espulsione dalla Fraternità San Pio X: al telefono con l'ANSA, don Floriano Abrahamowicz, capo dei Lefebvriani del Nordest, dice di non sapere nulla, ma di aver ricevuto in serata una lettera ufficiale dalla Fraternità subito prima di andare a celebrare messa, che però non ha ancora aperto. "Mi hanno detto che non dovevo preoccuparmi del suo contenuto - sottolinea il sacerdote - così l'ho lasciata chiusa e sono andato a celebrare una messa in suffragio di una defunta". Incredulità per la notizia dell'espulsione è stata espressa da Matteo Castagna, portavoce del circolo culturale triveneto Christus Rex: "Don Floriano ha espresso solo la posizione di mons.

Lefebvre - sottolinea - ribadendo cose già espresse dalla Fraternità".

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