(...) Immediata e apprezzata la mobilitazione dei consiglieri regionali del Pdl Gianni Plinio e Matteo Rosso che - ne abbiamo riferito nei giorni scorsi - porteranno la questione in assemblea legislativa di Liguria. E mentre si resta ostinatamente in attesa dei messaggi e/o delle prese di posizione e/o, almeno, che so?, di un amen dallaula del Parlamento o dai vertici delle istituzioni locali e nazionali (e trasversali) in difesa non tanto del temerario Giordano - ben gli sta a fare domande birichine o chiedere informazioni maliziose, a Di Pietro per giunta! -, bensì della libertà di stampa. Pinzillacchere, per chi forse è ancora occupato in ferie natalizie. Ma i nostri lettori, al contrario di certi (quasi tutti) politici, lhanno presa sul serio.
Come Carlo Martelli, che, nel dare atto a Rosso «del suo impegno teso a rendere tutti i lettori del nostro amatissimo Giornale partecipi e informati delle continue e gravi contraddizioni che caratterizzano il modus operandi della sinistra al governo in Regione», plaude «allimportanza delliniziativa a sostegno del direttore». E ancora Martelli sottolinea: «Da sempre il nostro quotidiano è lunica voce (tanto a livello nazionale quanto a livello locale con limpareggiabile dott. Lussana) volta a difendere la libertà di dire la verità. È un compito arduo e pericoloso, a noi lettori il dovere di sostenerlo!». Arriva, tramite lo stesso Rosso, anche il sostegno di Massimo Nicolò: «Sono felice di leggere sulle pagine del Giornale la tua presa di posizione ferma e decisa a favore del Direttore Giordano. Complimenti per il tuo costante impegno a salvaguardia della libertà e della legalità». Dal canto suo Alberto Clavarino vuole «manifestare totale appoggio per gli indecenti attacchi dellIdv», mentre per Alessio Bevilacqua, consigliere Pdl della Valpolcevera, «quando non si riesce a rispondere con argomenti validi alle domande scomode di un giornalista, allora si ricorre, come ha fatto Idv, a offese personali e intimidazioni. È necessario denunziare con forza questi atti illiberali e violenti che degradano e mortificano il corretto confronto democratico». Ancora: «La più convinta solidarietà - scrive Giancarlo Stagnaro, consigliere Pdl del Levante - a Giordano insultato e minacciato solo perché stava sviluppando una coraggiosa azione di denunzia giornalistica. Tutte le persone libere e civili devono unirsi nella censura severa di un fatto vergognoso che si configura come un pesante attacco alla libertà di stampa e al vivere democratico».
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