I liceali fumano troppo: via alle ronde dei prof

Sensibilissimi ai temi ecologici, capaci di indire assemblee per le piante a rischio dell'Amazzonia, contrari agli ogm per scelta, eppure incapaci di dire no al fumo. Tema attualissimo e mai passato di moda tra i giovanissimi, quello della sigaretta, nonostante le campagne antifumo e il battage sui rischi del tabacco. Tanto da costringere un preside, quello del liceo Vittorini, a emanare una circolare approvata da tutto il collegio docenti nella quale si vieta agli studenti di fumare oltre che all'interno dell'edificio scolastico anche nei grandi cortili esterni alla scuola e a istituire ronde di professori che a turno vigileranno per far rispettare il divieto. La circolare è entrata in vigore oggi, al rientro degli studenti dalle vacanze pasquali. Una linea dura contro le sigarette spiegata dallo stesso dirigente scolastico, Giorgio Castellari. «Abbiamo voluto dare un segnale importante - spiega - in una scuola dove purtroppo i tre quarti degli studenti fumano». Lo scientifico Vittorini conta 950 allievi. Di questi circa 600 sono giovanissimi fumatori. «Purtroppo stanno aumentando tra i piccolissimi - continua il preside -. Arrivano dalle medie con il pacchetto di sigarette in tasca. Ma non sarebbe vietato vendergliele? Campagne e sensibilizzazioni non sortiscono gli effetti desiderati».
E allora via con la linea più draconiana. «In attuazione della relativa delibera del consiglio d'istituto si dispone che a partire da mercoledì 15 aprile non sia consentito il fumo anche negli spazi esterni - si legge nella circolare firmata dal preside -, con l'eccezione delle seguenti due zone: la parte del giardino retrostante il tunnel e la tettoia all'uscita verso via Redaelli. Contestualmente entreranno in vigore i turni di sorveglianza nell'intervallo».
Un'armata di undici professori al giorno dovranno vigilare a turno nei punti individuati come i più strategici della scuola: un prof davanti alle scale esterne, uno davanti alle aule di disegno, un altro nell'atrio, e poi ancora nella palestra, nell'ammezzato, al secondo piano, nel tunnel, nell'area fumatori del cortile, nell'area fumatori di via Donati, sulla scala esterna e davanti ai campi sportivi. Ma come l'hanno presa i professori costretti alle ronde? «Magari a qualcuno non farà piacere - dice il preside Castellari -. Ma al momento nessuno si è opposto. D'altra parte è un problema di educazione alla salute. Alcuni professori sono fumatori e sono sensibili al problema.

Abbiamo cercato di dare un segnale, forse non scoraggeremo nessuno al fumo, ma almeno i ragazzi sapranno che la lotta al tabagismo entra a far parte di una filosofia pedagogica». Il dirigente non nasconde la sua preoccupazione: «Il numero dei ragazzi fumatori mi sembra stabile nel tempo, ma notiamo una preoccupante ascesa delle ragazze e dei ragazzini che entrano in prima liceo».

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