I liguri pagano doppio, ma non diteglielo

Esame di Economia, docente il severissimo professor G.B. Pittaluga. Domanda al candidato: se la Regione aumenta il bollo auto e il Governo pure, trattasi di doppia imposizione? Bocciato, la risposta era no. Perché, quante volte devo ripeterlo, le tasse dipende da dove le guardi. Viste dalla parte del cittadino, magari l’aumento è doppio. Ma viste da parte delle istituzioni è tutto un altro paio di maniche, perché ciò che la Regione guadagna dall’aumentato bollo va a coprire il disavanzo della Sanità, mentre ciò che ci guadagna il governo la Regione non lo vede nemmeno, e viene destinato all’ambiente. Di più, l’aumento regionale è se mai atto buono e giusto, visto che alla Regione verranno ridotti i trasferimenti statali. Dice proprio così, il prof assessore al Bilancio: «Non c’è nessuna doppia imposizione, la riforma del bollo auto prevista nella Finanziaria del Governo per tutelare l’ambiente è indipendente dalla scelta fatta lo scorso anno dalla giunta regionale di aumentare il bollo auto del 10% nell’ambito della manovra per la copertura del disavanzo sanitario». Perché, appunto, «eventuali maggiori gettiti derivanti dalla Finanziaria non entrano nelle casse della Regione, ma in quelle dell’erario, attraverso una riduzione di pari importo di trasferimenti stabili». È indignato, l’assessore: «Dispiace che qualcuno possa solo dubitare che nel gennaio scorso, quando si definì la legge di bilancio della Regione si potesse prevedere l’aumento del bollo deciso dal Governo».

I cittadini che forse non avevano dubitato, ma sperato che la Regione fosse clemente e rinunciasse al suo aumento, visto quello deciso dal governo si rincuorino: con un’unico, ma doppio aumento, stanno salvando l’ambiente italiano e la sanità ligure.

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