Roba da stendere un cavallo, letteralmente. E la «roba» in questione è la ketamina. Un anestetico dissociativo per uso veterinario che viene assunto a mo di stupefacente dai frequentatori dei rave party ma non solo. Diffusissima pure nelle discoteche e nei locali notturni, la ketamina è la droga del momento. Tanto che i sequestri di questa particolare sostanza sono in aumento. Lultimo è di quelli col botto, il più importante mai effettuato in uno scalo aeroportuale europeo: al Leonardo da Vinci di Fiumicino gli uomini della Guardia di Finanza, in collaborazione con il personale della dogana, hanno intercettato un carico da 15 kg. La sostanza era nascosta allinterno di barattoli di cioccolata e confezioni di tè, caffè e spezie varie. Dalle analisi chimiche effettuate la droga è risultata purissima. Una volta «tagliata» avrebbe fruttato 80mila dosi, per un valore complessivo di 3 milioni di euro. In manette tre corrieri - un italiano di Chieti di 33 anni, uno spagnolo e un portoghese - provenienti dallIndia e tutti incensurati. Loperazione fa il paio con quella messa a segno soltanto dieci giorni fa allaeroporto di Ciampino, dove gli agenti della Polaria avevano rinvenuto 3mila dosi di ketamina disciolte in flaconi di detergente per uso oftalmico nei bagagli di un passeggero in arrivo dalla Gran Bretagna.
Il successo riscosso negli ultimi tempi dalla ketamina, alias «special K», alias «kit-kat», si baserebbe innanzitutto sul fatto che è una droga low-cost - un grammo costa intorno ai 40 euro e corrisponde a tre dosi - e dalleffetto prolungato. Lo sballo a volte arriva a durare anche 24 ore. Presente in Italia sotto forma di polvere bianca o in soluzione acquosa, può essere ingerita, sniffata o al limite iniettata. Più forte persino dellLsd, provoca allucinazioni e amnesie. Ma la ketamina è conosciuta soprattutto per le esperienze extracorporali che genera nei consumatori. Molto simili agli stati dincoscienza pre-morte, queste danno a chi fa uso di tale sostanza limpressione di galleggiare fuori dal proprio corpo. Priva di odore o di sapore, infine può essere sciolta in un drink ed è così che viene usata sempre più di frequente anche come «droga da stupro», allo scopo di mandare in tilt la vittima costringendola a uno stato di semi-incoscienza.
La ketamina, che oggi sta vivendo un vero e proprio boom, in Italia ha iniziato a circolare nei rave party già negli anni Novanta, diffondendosi mano a mano anche in altri luoghi di aggregazione meno underground. Considerata tuttora una specie di novità, fa parte di un fenomeno in crescita costante, quello relativo al consumo delle droghe emergenti. Dalle smart drugs, le cosiddette «droghe furbe», di carattere solitamente vegetale, tra cui la salvia allucinogena, alle sniffing drugs, che fanno molto favelas, e il cui consumo, in ascesa tra i giovanissimi, consiste nellinalare sostanze assolutamente legali quali colla, smalto per unghie, trielina e acquaragia. Oppure le droghe etniche, come lo shaboo, particolarmente diffusa in seno alla comunità filippina, o il khat, unerba africana. Per non parlare della piperazina, da cui derivano sostanze chimiche simile allecstasy, o del Ghb, uno stupefacente utilizzato per compiere rapine o violenze.
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