I Lorena, riformatori misconosciuti

Al Museo di Palazzo Reale di Pisa il pubblico snobba una bella e colta mostra sui signori di Toscana. L’opera di modernizzazione raccontata da dipinti, sculture, preziosi documenti, libri, opere a stampa. E la rivoluzionaria legge criminale del 1786 che aboliva la tortura e la pena di morte

I Lorena, riformatori misconosciuti

I Lorena. Chi sono costoro? La ricca e dotta mostra Sovrani nel giardino d’Europa. Pisa e i Lorena (bel catalogo Pacini editore), aperta sino al 14 dicembre nel Museo di Palazzo Reale di Pisa, attrae poco pubblico. Solo 2.300 visitatori in un mese, circa ottanta al giorno. Costata circa un milione di euro, curata da due bravi specialisti, Romano Paolo Coppini e Alessandro Tosi, non riesce a decollare. Uno dei motivi addotti sarebbe la mancanza di pubblicità nei luoghi strategici della città. Altri il poco felice allestimento, la mancanza di testi in inglese e della traduzione del sito www.pisaeilorena.it.

In effetti ottanta visitatori al giorno sono pochissimi, se si confrontano ai 1.269 di America a Brescia, ai 1.126 di Pintoricchio a Perugia, a 1.129 di Mirò a Ferrara. Ma entrando nel palazzo, ci si accorge di trovarsi davanti non solo a un allestimento nuovo e curioso, ma a una realtà di spessore. Nelle sale cupe e vellutate, in una atmosfera soft e musiche d’epoca, si affacciano gli Asburgo-Lorena, grandi sovrani europei che hanno svecchiato la Toscana durante il loro governo durato dal 1737 al 1859. Quadri e incisioni ne rivelano i volti: Francesco Stefano, Pietro Leopoldo, il grande riformatore in politica, economia, giustizia, Ferdinando III, il figlio e continuatore, Leopoldo II, ultimo erede della dinastia, moderno e tollerante. A raccontarne l’opera di modernizzazione ci sono dipinti, sculture, preziosi documenti, libri, opere a stampa. C’è, ad esempio l’importante Progetto di Costituzione della Toscana del 1787 giunto dall’archivio Nazionale di Praga, di Pietro Leopoldo.

C’è la rivoluzionaria Legge criminale del 1786, che aboliva la tortura e la pena di morte ponendo la Toscana all’avanguardia in Europa.
A illustrare le grandi riforme di bonifica in Maremma e Valdichiana, di Pietro Leopoldo, e di Leopoldo II per aumentare la rete stradale e costruire le prime ferrovie, ecco una serie eccezionale di carte, mappe, incisioni, disegni, arrivati dagli archivi praghesi.

Purtroppo le mostre intelligenti non sempre sono le più visitate anche se certamente le più utili.

LA MOSTRA
"Sovrani nel giardino d’Europa. Pisa e i Lorena", Pisa, Museo Nazionale di Palazzo Reale sino al 14 dicembre.

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